Ludovico Albert, Daniele Marini (a cura di)
La valutazione dell'esperienza duale nell'istruzione e formazione professionale
DOI: 10.1401/9788815371225/a1
L’ente ha ridefinito ruoli, procedure, progettazione e programmazione formativa per affrontare la novità del duale (se sì, in che modo; se no, perché)?{p. 235}
Area
Regione
Risposte
Citazioni
Nord
Piemonte
Rivisto programmazione didattica
Il primo anno abbiamo cercato di dare ai ragazzi la maggior parte delle competenze possibili, proprio perché il secondo e il terzo anno invece, siccome c’è la parte corposa in azienda, anche in termini di ore, abbiamo rivisto la programmazione, cercando di puntare a una programmazione per competenze. I docenti hanno lavorato insieme per aree disciplinari e hanno ridefinito le competenze nei 3 anni. Abbiamo anche rivisto proprio lo schema per fare la programmazione didattica, adeguandolo all’impostazione del duale
Lombardia
Rivisto ruolo coordinatore
Rivisto programmazione didattica
Lombardia
Organizzazione al- ternanza scuola-la- voro
Lombardia
Rivisto ruolo del tu- tor
La sperimentazione duale richiede uno spostamento di risorse dall’insegnante tradizionale a figure di tutor o attività di tutoraggio. In più si chiede all’insegnante di laboratorio di sviluppare un’attività di tutoraggio in relazione con l’azienda soprattutto quando esiste l’elemento di valutazione. In più abbiamo individuato delle figure nuove per quanto riguarda le attività di programmazione
Liguria
No, c’è stata continuità con l’esperienza precedente
TAA
Hanno docenti interni ed esterni
Veneto
Sì, introdotto il tutor formativo che prima non c’era, c’era solo quello didattico
Modificato programmazione alternanza (ora più flessibile)
Veneto
Rivisto (e investito) nella figura del tutor formativo
FVG
Rivisto programmazione didattica
Riprogettazione dei percorsi con una rimodulazione di quelle che sono le attività didattiche professionalizzanti, che sono meno presenti adesso presso l’ente e sono più esterne. Unitamente a questo, c’è la necessità di far crescere le aziende: c’è quindi un terzo soggetto che entra nel ruolo di formatore molto più spinto [...] c’è una riprogettazione completa, perché è una filosofia diversa [...] non parliamo di uno stage più lungo, ma di una formazione diversa
Emilia-R.
Rivisto programmazione didattica
Sicuramente è difficile (ogni anno facciamo un passo avanti) per il docente entrare nell’ordine delle idee che la didattica deve cercare anche di adattarsi un po’ a quello che è il percorso del duale. Ad esempio, il docente di matematica si deve mettere in testa che, se io sto facendo un progetto con i ragazzi, è inutile che vada a perdersi a insegnare disequazioni o altro, dovrebbe concentrarsi su metodi più smart per far ottenere al ragazzo l’obiettivo. A volte il docente tende a seguire il suo programma e a posto così. Però ci si arriva: a mano a mano che il docente sente che c’è un percorso che va avanti e che è unitario, inizia a capire che è meglio adattare il tiro da quel punto di vista
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Emilia-R.
No, erano già settati per il duale
Centro
Toscana
No, erano già settati per il duale
Marche
Rivisto curriculum formativo
Nella programmazione formativa abbiamo dovuto introdurre la novità di avere un nuovo partner dentro la scuola, cioè l’azienda, che entrava anche all’interno del collegio docenti. Il cambio fondamentale è stato quello di ridefinire determinate competenze che non dovevano più essere solo appannaggio della scuola, ma anche dell’azienda. È un percorso che abbiamo avviato ma non è ancora completato, non tanto sulla definizione delle competenze professionali (abbiamo ben definito quello che fa la scuola e quello che fa l’azienda), ma sulle soft skills c’è ancora da lavorare, ad esempio non è facile definire l’italiano che un ragazzo impara all’interno di un’azienda
Lazio
Rivisto ruolo del tutor
Prima fungeva solo da referente stage per i brevi periodi di stage in azienda nei percorsi triennali, mentre ora deve dialogare con le aziende. All’inizio fungeva proprio da consulente per le aziende per far capire loro la grande opportunità che questo sistema duale porta con sé, anche per il vantaggio del contratto di apprendistato di primo livello
Lazio
Sud
Abruzzo
Sì: confronto con altre strutture regionali associate; tutor formativo dedicato; rivista progettazione
Rivisti profondamente i ruoli interni dell’organizzazione prevedendo un tutor formativo dedicato all’eventuale fase di contrattualizzazione, perché ci sembrava quello il momento topico attorno al quale si sviluppava questa nuova esperienza; quindi, abbiamo immaginato che i ragazzi avessero bisogno di un tutor formativo che li seguisse in particolar modo qualora fosse nata un’occasione di tipo contrattuale
Molise
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Campania
Sì: confronto con altre esperienze
Ridefinizione ruolo tutor
Abbiamo dedicato un’intera area per seguire questa attività [...], quindi noi come azienda, dal momento che facevamo poca formazione IFTS, abbiamo investito molto sulla formazione continua delle imprese. Poi, più che ridefinire i ruoli, diciamo che la figura del tutor per noi ha assunto un ruolo fondamentale perché, al di là di essere tutor formativo per quanto riguarda il ragazzo e l’affiancamento al tutor aziendale, è diventato un po’ il promotore di queste attività sul territorio. Ha dovuto qualificarsi dal punto di vista anche conoscitivo e di approfondimento della legislazione di settore e l’ha illustrata facendo una vera e propria attività di promozione e sostegno presso le imprese
Puglia
Corso di formazione con un’organizzazione tedesca per imparare
Sostegno dell’Anpal sui temi di natura contrattuale
Calabria
Riorganizzare attività e programma didattico
Distribuire le ore di formazione in aula rispetto alle ore di formazione in azienda è uno degli elementi fondamentali. Infatti, non si possono utilizzare, in questo caso, dei calendari strutturati e ripetuti di anno in anno, secondo una direzione, ma i calendari sono stati stabiliti in maniera mirata, per permettere ai ragazzi di svolgere la parte di attività di azienda, in alcuni casi con contratti di apprendistato, al fine di favorire questi contratti
Sicilia
No duale. Compiti di realtà
Riorganizzati: abbiamo valorizzato la figura interna che si chiama progettista, che prima era estemporanea perché spuntava soltanto in estate quando c’era da progettare l’avvio dei corsi. In questi ultimi 3 anni invece il progettista ha lavorato a stretto contatto col management aziendale e quindi con lo staff