Note
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M.D. Parrilli e D. Radicic, STI and DUI Innovation Modes in Micro-, small-, Medium- and Large-sized Firms: Distinctive Patterns across Europe and the U.S., in «European Planning Studies», 29, 2, 2021, pp. 346-368.
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J.-L. Hervás-Oliver, M.D. Parrilli, A. Rodríguez-Pose e F. Sempere-Ripoll, The Drivers of SME Innovation in the Regions of the EU, in «Research Policy», 50, 9, 2021; M. Jensen, B. Johnson, E. Lorenz e B.A. Lundvall, Forms of Knowledge and Modes of Innovation, in «Research Policy», 36, 5, 2007, pp. 680-693.
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D. Czarnitzki e K. Hussinger, Input and Output Additionality of R&D Subsidies,in «Applied Economics», 50, 12, 2018, pp. 1324-1341.
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Hervás-Oliver, Parrilli, Rodríguez-Pose e Sempere-Ripoll, The Drivers of SME Innovation, cit.
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Istat, Rapporto annuale 2018. La situazione del Paese, Roma, Istituto nazionale di statistica.
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Ibidem.
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Dati Camera di Commercio di Napoli, Registro delle PMI innovative e delle start-up digitali. Cfr. anche Istat, Rapporto annuale 2021.
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The European House – Ambrosetti, La Campania che innova: verso un futuro sostenibile, Technology Forum Campania, novembre 2021, https://www.ambrosetti.eu/technology-forum-campania/.
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Ibidem.
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In appendice, la tabella A1 descrive sinteticamente il tipo di innovazione realizzata per ciascuna azienda intervistata.
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G. Schuh, R. Anderl, R. Dumitrescu, A. Krüger e M. ten Hompel (a cura di), Industrie 4.0 Maturity Index Managing the Digital Transformation of Companies, Acatech Study, 2020.
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K. Lichtblau, V. Stich, R. Bertenrath, M. Blum, M. Bleider, A. Millack, K. Schmitt, E. Schmitz e M. Schröter, Industrie 4.0 Readiness, Cologne Institute for Economic Research, 2015.
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Riducendo l’eterogeneità registrata all’interno dei cluster a due sole componenti principali, la figura A1 in appendice mostra che il livello di maturità dell’innovazione e il titolo di studio del proprietario o dell’amministratore delegato non hanno un impatto sulla prima componente; avere una donna come proprietario o essere un’azienda manifatturiera sono condizioni che generano un impatto negativo sulla dimensione in esame. Diversamente, essere una grande impresa, in particolare, nel settore IT, e collaborare o essere disponibili a collaborare con l’università sono variabili associate a un coefficiente positivo per la componente in esame. Tutte le variabili hanno un coefficiente positivo per la seconda componente principale, tranne due, vale a dire, l’essere un’azienda nel settore dei servizi e la volontà di collaborare con l’università. La varianza associata con la seconda componente è elevata per due variabili: l’indice dell’innovazione e la dummy che discrimina rispetto a un elevato livello d’istruzione del proprietario. Cfr. figura A3 in appendice.
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Le statistiche descrittive sulle variabili sono presentate in appendice.
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Considerando la ridotta dimensione del campione, l’R2 è interessante e suggerisce che il modello è robusto.
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È statisticamente significativa solo nella specificazione 3, al 10%, e 5, al 5%.
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G. von Graevenitz, S.J.H. Graham e A.F. Myers, Distance (still) Hampers Diffusion of Innovations, in «Regional Studies», 2021, doi: 10.1080/00343404.2021.1918334.