Connessioni virtuose
DOI: 10.1401/9788815371126/c1
Dall’anno accademico 2017-18,
cominciano a operare la Digita Academy e la Cisco Networking Academy, rispettivamente
con il 9% e il 5% del totale dei partecipanti e un rapporto candidati/ammessi pari a 6:1
e a 3:1. La rimanente platea di discenti si distribuisce tra le scuole attive a partire
dagli anni accademici 2018-19, 2019-20 e 2020-21: nel 2019,
¶{p. 36}l’Aerotech Academy seleziona 30 partecipanti su 220 con un
rapporto tra domande e ammissioni di 7:1 mentre la Cyber HackAdemy accoglie 20
partecipanti su 320 iscritti ai test di selezione con un rapporto di 16:1.
Coorti |
Partner |
2016- 17 |
2017- 18 |
2018- 19 |
2019- 20 |
Totale per
accademia |
Apple Developer
Academy |
Apple |
200 |
377 |
377 |
378 |
1.332 |
Digita Academy |
Deloitte |
50 |
50 |
50 |
150 |
|
Cisco Networking
Academy |
Cisco |
30 |
30 |
30 |
90 |
|
FS Mobility Academy |
FS |
40 |
40 |
80 |
||
5G Academy |
CapgeminiNokia,
Tim |
30 |
30 |
|||
Aerotech Academy |
Leonardo |
35 |
35 |
|||
Cyber HackAdemy |
Accenture |
20 |
20 |
|||
Make-Medtronic Advanced Knowledge
Experience |
Medtronic |
20 |
20 |
|||
Totale
per coorte |
200 |
457 |
497 |
603 |
1.757 |
|
I partecipanti hanno un profilo in
Science, Technology, Engineering e Mathematics (STEM), ma
aumentano sia i discenti con un retroterra culturale nelle scienze della vita, umane e
sociali sia i professionisti in carriera
[12]
. I partecipanti dell’Apple Developer Academy hanno in media 24 anni e sono
iscritti a corsi di studio triennali (60%); sono anche laureati triennali e magistrali
nella misura, rispettivamente, del 30% e del 10%. Nella Digita Academy, il 52% degli
iscritti ha una laurea triennale in economia e management e il 39% in ingegneria e
matematica con un’età media di 25 anni
[13]
. I professionisti provengono dai settori dell’ICT per la
¶{p. 37}5G Academy, dei trasporti per la FS Academy, del
chimico-farmaceutico per la Make e dell’aerospazio per l’Aerotech Academy
[14]
. Il bacino di provenienza geografica si è man mano ampliato e include i
residenti della regione e di altre aree del paese e del mondo. Per la coorte 2019, la
natura multidisciplinare e inclusiva dell’Apple Developer Academy ha attratto studenti
da 16 regioni italiane e 37 diverse nazioni – e in particolare, dalla Russia (11), dalla
Francia (14), dall’Indonesia (11), dall’India (10), dall’Ucraina (4), dagli Stati Uniti
e dal Regno Unito (2) e da altri paesi dell’Europa centrale (Grecia, Ungheria, Germania,
Bielorussia e Georgia), del Medio Oriente e dell’Asia (Iran e Cina), dell’Australia e
dell’America Latina (Argentina). Per la Apple Developer Academy, la percentuale di donne
partecipanti è cresciuta dal 15 al 29% dalla prima alla quarta edizione. Nella Digita
Academy, le donne iscritte sono superiori agli uomini, secondo un rapporto 60-40%
nell’edizione 2019
[15]
.
Al termine dei percorsi formativi,
la maggior parte dei formati trova un’occupazione nei segmenti più elevati del mercato
del lavoro locale e internazionale (cfr. cap. 5). I tassi di
placement superano cumulativamente l’80% per le accademie
attive tra il 2016 e il 2019 (cfr. fig. 1.2). Se non lavorano, i formati continuano a
studiare (circa 15%) o intraprendono ¶{p. 38}un’attività imprenditoriale
(circa 5%)
[16]
. In considerazione dell’elevata percentuale di NEET, di disoccupati tra i 15
e i 34 anni e di giovani residenti in regione che si iscrivono a un corso di studi
magistrale presso un ateneo del Centro-Nord
[17]
, le performance delle accademie si allineano agli obiettivi di un
investimento sociale
[18]
che fa leva sull’attivazione dei giovani e sulla crescita del capitale
umano.
Oltre alla domanda dei beneficiari,
la formazione in academy incontra progressivamente l’interesse delle imprese del
territorio. Come sarà esaminato nei capitoli 2 e 3, cresce la diversificazione
dell’offerta didattica e la partecipazione dei discenti che intrecciano i percorsi
formativi, seguendo anche più accademie. Crescono, parallelamente, le collaborazioni
scientifiche nei laboratori per la certificazione della qualità e nei laboratori
congiunti, all’interno degli spazi fisici e virtuali collegati al campus di San
Giovanni, ove si insediano gli spin-off (come ad es. Megaride), le start-up (come ad es.
Materias), le aziende tradizionali con rami innovativi – come Tim Working Capital, Axa
Matrix, Innovation Hub di Intesa Sanpaolo – che sostengono la formazione delle accademie
offrendo opportunità di tirocinio, lavoro e ricerca applicata
[19]
. Dal 2016 le collaborazioni tra l’università e le imprese regionali e
internazionali si intensificano e sia il Centro di Servizio di Ateneo per il
Coordinamento di Progetti Speciali e l’Innovazione Organizzativa (Coinor) sia il Centro
Servizi Metrologici e Tecnologici Avanzati (Cesma) dell’Università di Napoli assumono
compiti di indirizzo e coordinamento, tra cui la logistica e la gestione delle
accademie, dei laboratori congiunti e delle start-up situate e incubate all’interno del
campus – sede anche di un terzo dei corsi di studio triennali ¶{p. 39}di
ingegneria e di sociologia dal 2020. La figura 1.3 mostra più di 40 organizzazioni
afferenti al Cesma, l’attore principale intorno al quale si sviluppano le attività di
ricerca applicata e di formazione continua che producono valore
[20]
.¶{p. 40}
2. Alla ricerca di una o più teorie del cambiamento
Valutare il valore che si è
generato con il sistema delle accademie è una sfida tutt’altro che facile. Le teorie del
cambiamento che si dipanano attraverso catene o sequenze di causazione di natura
cognitiva, organizzativa, socioeconomica e infrastrutturale-urbanistica, frutto degli
investimenti realizzati, sono molteplici. Il polo tecnologico riassume in sé l’esito di
una pluralità di interventi che hanno integrato operazioni infrastrutturali, programmi
formativi e relazioni tecno-scientifiche di natura cooperativa tra organizzazioni con
culture e campi d’azione eterogenei. Valutare gli esiti di azioni stratificate nel tempo
non può che richiedere la messa a fuoco, di volta in volta, di una «sequenza di
sviluppo» specifica, parziale, provvisoria. Con una buona dose di umiltà, occorre
verificare più modelli di inferenza causale che aiutino a spiegare i nessi tra le
operazioni fisiche e gli interventi sociali di rigenerazione e inclusione, le
collaborazioni per la formazione e la ricerca scientifica e i risultati ottenuti in
termini di occupazione e sviluppo del territorio.
Per quanto concerne la valutazione
degli impatti dell’alta formazione digitale, il noto modello di Kirkpatrick
[21]
suggerisce di considerare almeno quattro piani interconnessi. In primo
luogo, l’analisi si sofferma sulla reazione emotivo-affettiva dei partecipanti che
aderiscono al progetto formativo. Si valutano, in seguito, gli apprendimenti delle
conoscenze e delle competenze acquisite e l’applicazione delle stesse nei contesti
produttivi. Si possono, infine, esplorare i cambiamenti organizzativo-istituzionali e
socioeconomici che ne derivano a livelli via via più elevati con conseguenze
macroeconomiche in termini di trasformazione produttiva. Provando a ragionare secondo lo
schema appena accenna
¶{p. 41}to, si coglie – anche solo in maniera
impressionistica – la traiettoria di un cambiamento non lineare che, a partire
dall’attrazione dei talenti passa per l’acquisizione delle competenze richieste nei
lavori a più alto valore aggiunto e l’applicazione del sapere acquisito nella
produzione. La motivazione dei partecipanti è il primo effetto da considerare secondo
una causalità che prevede una fase di apprendimento del sapere teorico-pratico cui segue
l’applicazione delle competenze ai problemi odierni dell’industria tecnologica e manifatturiera
[22]
. Ciascun passaggio della catena di causazione stilizzata richiede un focus a
sé stante: occorre comprendere, ad esempio, perché i discenti partecipano a un corso di
formazione che non eroga crediti formativi universitari o professionali
[23]
; che tipo di lavoro ottengono e svolgono i formati una volta terminato il
periodo di studio e in che modo le competenze vengono applicate nei contesti produttivi.
E soprattutto, la sequenza appena delineata è da ricostruire nel contesto dell’economia
regionale, distante dai centri di agglomerazione dei sistemi produttivi nord-europei. Si
tratta di un contesto in cui oltre ai dati preoccupanti sui tassi di disoccupazione
giovanile e sui NEET, la capacità di innovazione del tessuto produttivo è inferiore agli
standard europei più avanzati
[24]
.
Note
[12] Informazioni basate su interviste semi-strutturate.
[13] Dati forniti dal Centro di Servizio di Ateneo per il Coordinamento di Progetti Speciali e l’Innovazione Organizzativa (Coinor) dell’Università di Napoli e riferiti alle coorti 2016-17, 2017-18, 2018-19 e 2019-20.
[14] Informazioni basate su interviste semi-strutturate.
[15] Cfr. dati Coinor, Università di Napoli, 2021.
[16] Dati Coinor, Università di Napoli, 2021 e informazioni basate su interviste semi-strutturate.
[17] Secondo i dati Eurofond (2020), la Regione Campania presenta il 37% di NEET e il 46% di disoccupati giovani secondo le rilevazioni Istat (2021). In ultimo, secondo i dati 2020 dell’Anagrafe del Ministero dell’Università e della Ricerca (2020) il 23% dei residenti in Campania si iscrive a un corso di studi magistrale nel Centro-Nord.
[18] A. Hemmeriijck, The Uses of Social Investment, Oxford, Oxford University Press, 2019.
[19] Informazioni basate su interviste semi-strutturate.
[20] Il Cesma annovera 36 laboratori e 19 laboratori congiunti, numerosi spin-off e un incubatore d’impresa. Informazioni basate su interviste semi-strutturate.
[21] D. Kirkpatrick, Revisiting Kirkpatrick’s Four-level-model, in «Training & Development», 1, 1996, pp. 54-57; cfr. anche S. Kurt, Kirkpatrick Model: Four Levels of Learning Evaluation, in «Educational Technology», 2016, https://educationaltechnology.net/kirkpatrick-model-four-levels-learning-evaluation/.
[22] Sull’attrazione dei talenti, cfr. E. Cadorin, M. Klofsten e H. Löfsten, Science Parks, Talent Attraction and Stakeholder Involvement: An International Study, in «Journal of Technology Transfer», 46, 2021, pp. 1-28.
[23] La Cisco, la Digita e l’Aerotech Academy erogano certificazioni professionali valide nel mercato del lavoro.
[24] Cfr. European Innovation Scoreboard (RIS) 2021 e più oltre cap. 6.