Mita Marra
Connessioni virtuose
DOI: 10.1401/9788815371126/p2
Il capitolo 2 ricostruisce la logica dell’intervento di rigenerazione urbana che l’università intraprende nelle aree industriali dismesse. Alle opere infrastrutturali di riqualificazione fanno seguito gli investimenti in formazione digitale, con cui l’università rinnova il sapere tacito e tecno-scientifico, un tempo radicato nelle attività produttive presenti nell’area orientale della città. Il focus dell’analisi è sulla multidisciplinarietà della conoscenza creata e diffusa nei processi di coordinamento con gli attori. Il modello
{p. 28}pedagogico che pone il discente al centro dei percorsi di formazione continua è indagato come meccanismo di apprendimento esperienziale delle competenze tecniche e trasversali. Se la rottura degli schemi disciplinari pervade la gestione integrata degli interventi di rigenerazione urbana, l’impegno di elevare le aspirazioni di imprenditorialità, autorealizzazione ed emancipazione dei giovani discenti destruttura le aspettative di fallimento e gli ostacoli alla percezione del cambiamento – sintomi endemici dei contesti in ritardo di sviluppo.
Il capitolo 3 approfondisce la genesi e l’evoluzione dell’ecosistema dell’innovazione per indagare le interdipendenze che si sviluppano nelle collaborazioni tra l’università e le imprese partner, secondo una strategia condivisa di creazione del valore della conoscenza. L’analisi si sofferma sulle dimensioni economico-politiche: gli attori allineano aspettative, ruoli e attività che generano complementarità, pur in presenza di dinamiche competitive. Ricostruire la natura e la sostenibilità delle collaborazioni secondo una logica ecosistemica permette di trarre suggerimenti di politica per l’innovazione, sulla base dell’analisi delle relazioni economico-politiche osservate.
Il capitolo 4 ricostruisce lo «stile decisionale» nel gestire le collaborazioni per la formazione digitale ed esplora le modalità in cui i decisori apprendono a riconoscere e ad affrontare i problemi della co-innovazione, escogitando soluzioni appropriate ed efficaci. L’analisi rintraccia il filo delle iniziative realizzate, anche senza una esplicita strategia di inquadramento. Approfondendo le dimensioni della governance dell’ecosistema, il capitolo esamina tanto le dimensioni formali quanto le relazioni informali nell’assunzione delle decisioni. L’obiettivo consiste nel ricostruire come nasce una politica per l’innovazione a partire dalle esperienze e dalle conoscenze che gli attori sul campo rivelano circa la natura dei problemi della co-innovazione, le loro cause e le soluzioni sperimentate.
Il capitolo 5 stima il valore creato dall’ecosistema: l’analisi intercetta i benefici diretti per i destinatari della formazione, gli effetti «scalabili» a vantaggio di altri potenziali {p. 29}destinatari nonché gli effetti aggregabili su scala più elevata per comprendere i potenziali impatti di sviluppo regionale.
I capitoli 6 e 7 esplorano la variabilità dei processi di innovazione a livello aziendale. Nel contesto territoriale, si sviluppano le collaborazioni scientifiche che influenzano le performance innovative delle aziende. Il capitolo 7 approfondisce, in particolare, i fenomeni di ibridazione dell’innovazione di uso e di prodotto nel campione di imprese selezionate. Le scelte delle imprese rivelano l’esigenza di attingere a conoscenze interne ed esterne che producono costi e rischi elevati specialmente per le PMI meno tecnologicamente avanzate. L’analisi ricostruisce la natura e la rilevanza delle collaborazioni scientifiche, per impostare politiche rispondenti alle differenziate esigenze di trasformazione digitale che le imprese esprimono, anche implicitamente, nei confronti dell’università. Le collaborazioni scientifiche possono attivare meccanismi di apprendimento e contribuire a creare le condizioni di contesto ove incrementare e distribuire il valore dell’innovazione prodotta.
Infine, discutendo criticamente visioni e valutazioni del ruolo e degli effetti dell’università nei contesti territoriali, il capitolo 8 trae le lezioni apprese dall’esperienza di innovazione dell’ecosistema di San Giovanni e presenta riflessioni e spunti per la valutazione dei percorsi di creazione del sapere nelle collaborazioni tra l’università e le imprese. Il volume è rivolto agli studiosi e agli studenti delle politiche pubbliche di sviluppo e innovazione regionale nonché ai ricercatori, ai decisori, ai manager e ai valutatori desiderosi di sostenere processi di imprenditorialità che fanno leva sulla conoscenza.
Note