Note
  1. Un tale duplice ruolo, per la verità, è stato teorizzato come dédoublement fonctionnel da G.A.J Scelle, Le phénomène juridique de dédoublement fonctionnel, in W. Schätzel e H.-J.Schlochauer (a cura di), Rechtsfragen der internationalen Organisation – Festschrift für Hans Wehberg zu seinem 70. Geburtstag, Frankfurt a.M., Klostermann, 1956, pp. 324 ss.
  2. L. Ferrajoli, Perché una Costituzione della Terra?, Torino, Giappichelli, 2021.
  3. Cfr. P. Allott, The Emerging of a Universal Legal System, in A. Nollkaemper e J.E. Nijman (a cura di), New Perspectives on the Divide Between National and International Law, Oxford, Oxford University Press, 2007, pp. 63 ss. Da un diverso punto di vista, che invoca strumenti procedurali e strumenti politici, A. Peters, The refinement of international law: From fragmentation to regime interaction and politicization, in «International Journal of Constitutional Law», 2017, pp. 671 ss.
  4. Esemplarmente, H. Kelsen, Il problema della sovranità e la teoria del diritto internazionale, Milano, Giuffrè, 1989; A. Verdross, Jus Dispositivum and Jus Cogens in International Law, in «American Journal of International Law», 1966, pp. 55 ss.
  5. Secondo la descrizione fornita da J.H.H. Weiler, The Geology of International Law – Governance, Democracy and Legitimacy, in «ZaöRV», 2004, pp. 547 ss.
  6. Cfr. G. Arangio-Ruiz, International Law and Interindividual Law, in A. Nollkaemper e J.E. Nijman (a cura di), New Perspectives on the Divide Between National and International Law, Oxford, Oxford University Press, 2007, pp. 17 ss.
  7. Sulla litigation: I. Alogna, C. Bakker e J-P. Gauci (a cura di), Climate Change Litigation: Global Perspectives, Leiden, Brill, 2021. Si veda anche G. Palombella, Access to Justice: Dynamic, Foundational, and Generative, in «Ratio Juris», 2021, pp. 121 ss.
  8. Si pensi altresì anche alla categoria, ben nota, ma portata in primo piano nell’ultimo paio d’anni, di quelli che chiameremmo regolatori «epistemici», e che governano attraverso cornici e linee guida di natura «puramente» scientifica interi settori della vita associata, in primis, la salute pubblica, nazionale, regionale, globale (cfr. G. Palombella, Two Threats to the Rule of law: Legal and Epistemic, in «Hague Journal on the Rule of Law», 2019, pp. 383 ss.).
  9. Secondo la Permanent Court of International Justice che si pronunciava nel caso S.S. Lotus, PCIJ. Ser. A. No. 10, at 18, (1927), essendo il diritto internazionale fondato sulla volontà degli Stati, nessuna limitazione a tale volontà può mai essere presunta. Ma le cose possono cambiare, appunto per via della inarrestabile interdipendenza e della centralità che acquisiscono gli interessi comuni tra gli Stati: per es. G. Shaffer, International Law and Global Public Goods in a Legal Pluralist World, in «European Journal of International Law», 2012, pp. 669 ss.
  10. Cfr. N. Krisch, The Decay of Consent: International Law in an Age of Global Public Goods, in «American Journal of International Law», 2014, pp. 1 ss.
  11. Cfr. H. Petersen e H. Zahle (a cura di), Legal Polycentricity. Consequences of Pluralism in Law, Aldershot, Dartmouth, 1995.
  12. P. Grossi, L’ordine giuridico medievale, Roma-Bari, Laterza, 2007.
  13. Id., Oltre la legalità, Roma-Bari, Laterza, 2020.
  14. Ibidem, p. 35.
  15. G. Palombella, È possibile una legalità globale? Il Rule of law e la governance del mondo, Bologna, Il Mulino, 2012, in particolare capitolo III: Una mappa del globo: Legalità al plurale, pp. 107 ss.; E. Scoditti, Legalità al plurale, in «Quaderni Costituzionali», 2013, pp. 1031 ss.
  16. B. De Giovanni, Alle origini della democrazia di massa. I filosofi e i giuristi, Napoli, Editoriale Scientifica, 2013 (Appendice: Postilla non conclusiva [sull’attualità]).
  17. Cfr. Palombella, È possibile una legalità globale?, cit., capitolo V: La Ri-Costituzione del Pubblico, pp. 185-231.
  18. Cfr. G. Palombella, «Formats» of law and their interweaving, in J. Klabbers e G. Palombella (a cura di), The Challenge of Inter-legality, Cambridge, Cambridge University Press, 2019, pp. 23 ss.
  19. Cfr. G. Palombella, The Rule of Law at Home and Abroad, in «Hague Journal on the Rule of Law», 2016, pp. 1 ss.
  20. Corte di giustizia dell’Unione europea (Grande sezione), Ivo Taricco e a., causa C-105/14.
  21. Corte di giustizia dell’Unione europea (Grande sezione), M.A.S. e M.B., causa C-42/17.
  22. Cfr. C.L. de Secondat (Montesquieu), Lo spirito delle leggi, 2 voll., trad. di S. Cotta, Torino, UTET, 2005.
  23. Cfr. ibidem, p. 50.
  24. Oliver Wendell Holmes, in Missouri v. Holland, 252 US 416, 433 (1920).
  25. Supra, nota 17.
  26. Alla quale Loughlin preferisce unicamente ricondurre il pubblico: cfr. M. Loughlin, Foundations of Public Law, Oxford, Oxford University Press, 2010.
  27. Klabbers e Palombella (a cura di), The Challenge of Inter-legality, cit.
  28. Cfr. ad es. O. Di Giovine, L’interpretazione nel diritto penale. Tra creatività e vincolo alla legge, Milano, Giuffrè, 2006, pp. 191-212; 213.
  29. Su questo aspetto cfr. ad esempio, nella manualistica, T. Padovani, Diritto penale, Milano, Giuffrè, 201912, pp. 1 ss.
  30. Per vero, almeno in Italia risale a vari decenni fa la consapevolezza della «penetrazione» del diritto internazionale nel diritto penale (questa l’espressione usata in un saggio di Mario Pisani, pionieristico nel contesto italiano): M. Pisani, La «penetrazione» del diritto internazionale nel diritto penale, in «L’Indice Penale», 1979, pp. 5 ss.
  31. La materia penalistica, a ben vedere, se da un certo punto di vista può entrare in crisi di identità che esigono messe a punto sui confini (sia qui sufficiente richiamare M. Donini e L. Foffani [a cura di], La «materia penale» tra diritto nazionale ed europeo, Torino, Giappichelli, 2018), offre esempi particolarmente significativi per l’interlegalità, forse proprio perché, da un lato, la pretesa degli ordinamenti «esterni» assume carattere particolarmente dirompente delle regole sulle fonti; dall’altro lato, perché l’incidenza sui diritti umani da parte del potere istituzionale degli attori sulla scena internazionale – dagli Stati alle stesse Nazioni Unite quando esercitano poteri sanzionatori con ripercussioni sugli individui – esibisce in azione il diritto nella sua dimensione globale: diritto delle organizzazioni internazionali, diritto internazionale dei diritti umani, principi fondamentali degli ordinamenti «civili», regole di ius cogens, diritto nazionale. In vari ed eterogenei campi queste interferenze emergono con frequenza. Un primo esempio è quello dell’immigrazione di massa. Qui accade di constatare varie situazioni di rilevanza interlegale, dal tema delle espulsioni (cfr. A. di Martino e B. Occhiuzzi, Condannato ma protetto contro espulsione. Un’intersezione fra diritto penale e della protezione internazionale, in «Diritto Immigrazione Cittadinanza», 2018, pp. 1 ss.) al conflitto tra le norme internazionali sul dovere di soccorso in mare dei naufraghi migranti e le fattispecie incriminatrici interne. Ancora, in tutt’altro orizzonte esistenziale, viene in considerazione la pluralità delle fonti della compliance aziendale (ad esempio in materia di corruzione), e soprattutto il tema dei rapporti tra le varie pretese di qualificazione avanzate dagli ordinamenti nazionali sulle vicende legate alla condotta transnazionale delle corporations (anche quando sono il semplice terminale di catene di fornitura), soprattutto allorché si verifichino condotte od eventi che chiamano in causa il diritto penale.
  32. Con la riflessione avviata da Gianluigi Palombella e Jan Klabbers, i cui risultati sono stati presentati nel volume The Challenge of Inter-legality, cit.