Andrea M. Maccarini (a cura di)
L'educazione socio-emotiva
DOI: 10.1401/9788815370327/c4
I dati evidenziano una buona partecipazione all’offerta della scuola (che peraltro propone già molte attività dentro il curricolo: la lingua straniera con insegnante madrelingua, corsi di musica, laboratori di teatro, ecc.) ma anche una ricchezza di attività extrascolastiche, soprattutto lo sport, le lingue straniere e le attività artistiche. Questo ricco bagaglio di formazione extracurricolare è perfettamente coerente con il posizionamento sociale delle famiglie. La richiesta economica correlata alla frequenza di attività extrascolastiche non è elemento ostativo per la maggior parte delle famiglie e anzi la frequenza a una ricca offerta di attività costituisce
{p. 133}un elemento coerente con il posizionamento di classe. Nella scelta di tali attività il ruolo prevalente è svolto dai genitori.
Ma anche gli insegnanti svolgono un ruolo cruciale nelle biografie dei bambini intervistati. La relazione con le insegnanti è stata indagata con particolare attenzione per tre aspetti principali: la percezione da parte dei bambini dell’equità attuata dalle insegnanti nei loro riguardi, i livelli di accordo/disaccordo con le insegnanti e infine l’attenzione dimostrata dalle insegnanti per il benessere complessivo dei bambini, in modo più ampio rispetto alla sola dimensione cognitiva ed educativa (tab. 4.3a).
Tab. 4.3a. Relazione con le insegnanti
Tipo di relazione con le insegnanti
Mai (%)
Qualche volta in un anno (%)
Qualche volta in un mese (%)
Una o più volte a settimana (%)
Trattamento giusto da parte delle insegnanti
0,0
7,1
12,7
80,6
Sono andato d’accordo con le insegnanti
0,0
8,2
13,3
78,6
Interessamento per il benessere
4,1
19,4
27,6
49,9
 
 
 
 
 
I bambini intrattengono ottime relazioni con le insegnanti, sia rispetto alla dimensione dell’equità del trattamento sia rispetto alla dimensione dell’accordo. Più flebile invece la percezione da parte dei bambini in merito all’interessamento dimostrato dalle insegnanti per il loro benessere. Nella seconda wave questa domanda è stata modificata avendo interesse a comprendere come si fossero trasformate le relazioni sia con gli insegnanti sia con i compagni, mettendo l’accento sull’aspetto comunicativo, ossia quello maggiormente colpito dalle misure di distanziamento sociale. Nella tabella 4.3b sono presentate le risposte.
L’interazione tra pari mostra un’elevata frequenza: l’82,6% dichiara di aver mantenuto la comunicazione con i compagni di classe una o più volte a settimana; anche la relazione con le insegnanti si mantiene significativa, per {p. 134}quanto riguarda sia la comunicazione sia l’interesse per il benessere degli alunni. Certamente ha giovato al mantenimento delle relazioni, sebbene in forma virtuale, la disponibilità e familiarità con i dispositivi tecnologici. Il fatto che sia stata mantenuta la comunicazione con i compagni indica anche che i bambini hanno potuto intrattenere una relazione anche oltre il tempo stabilito per la didattica a distanza, sempre attraverso dispositivi e connessioni a loro costantemente accessibili.
Tab. 4.3b. Frequenza delle relazioni con pari e insegnanti (seconda wave questionario)
Tipo di relazione
Mai (%)
Qualche volta in un anno (%)
Qualche volta in un mese (%)
Una o più volte a settimana (%)
Ho comunicato con i compagni
0,0
5,4
12,0
82,6
Ho comunicato con le insegnanti
10,9
8,7
14,1
66,3
Interessamento per il benessere
5,4
8,7
18,5
67,4
 
 
 
 
 
Il tempo diventa l’elemento cruciale per comprendere le variazioni nella routine e nell’organizzazione delle giornate dei bambini: tempo per fare lezione, dapprima in presenza e poi a distanza; tempo per giocare con gli amici o per sentirli nel rispetto delle misure di distanziamento sociale; tempo per dialogare con le insegnanti in classe o farlo attraverso un’aula virtuale. Con le informazioni che seguono rendiamo conto proprio dell’impiego del tempo dei bambini e delle variazioni che hanno investito le loro giornate con il lockdown (tabb. 4.4a e 4.5a). Le attività sono state distinte in due gruppi: attività legate all’uso dei dispositivi tecnologici, con finalità ludiche o educative; attività legate al tempo libero (ludico-ricreative) e alle relazioni sociali con altri (gruppo dei pari, adulti, ecc.).
I bambini risultano impegnati nei compiti in modo allineato con la media generale del campione: i compiti assorbono da 30 minuti a 2 ore (queste sono le modalità di risposta che raccolgono maggiori consensi); sono bambini impegnati nella lettura e nello sport, quindi molto solleci{p. 135}tati sia dal punto di vista intellettuale sia fisico. Non sono richieste loro attività nella sfera domestica e gli aiuti nei confronti di altri componenti della famiglia sono limitati. La frequenza della relazione dei bambini con i genitori invece risulta al di sotto della media del campione: coerentemente con quanto riferito dalle insegnanti durante le osservazioni in aula (di cui si dirà oltre), i genitori di questi bambini sono molto impegnati dal punto di vista professionale, delegano il compito di cura ad altri (della famiglia e fuori dalla famiglia), per cui l’interazione genitori-figli è limitata sia come tempo disponibile sia come attività da svolgere insieme.
Tab. 4.4a. Uso del tempo dei bambini in attività ludiche, ricreative e di relazione (prima wave)
Compiti (%)
TV (%)
Lettura (%)
Parlare genitori (%)
Cura familiari (%)
Lavoretti (%)
Sport (%)
Amici
Non dedico tempo
3,1
7,1
11,2
3,1
31,6
80,6
10,2
9,2
1-30 min./giorno
39,8
36,7
44,9
31,6
34,7
7,1
7,1
29,6
31-60 min./giorno
30,6
31,6
21,4
23,5
16,3
8,2
17,3
25,5
Da 1 a 2 ore/giorno
22,4
24,5
14,3
18,4
5,1
1,0
51,0
19,4
Da 2 a 4 ore/giorno
3,1
0,0
3,1
11,2
8,2
2,0
12,2
6,1
Più di 4 ore/giorno
1,0
0,0
5,1
12,2
4,1
1,0
2,0
10,2
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Tab. 4.5a. Uso del tempo dei bambini in attività legate ai dispositivi tecnologici (prima wave)
Internet fuori scuola (%)
Internet per divertimento (%)
Videogiochi online (%)
Chattare (%)
Social network (%)
Internet per info (%)
Non dedico tempo
54,1
19,4
38,8
77,6
84,7
29,6
1-30 min./giorno
21,4
50,0
25,5
17,3
8,2
56,1
31-60 min./giorno
14,3
19,4
24,5
2,0
7,1
9,2
Tra 1 e 2 ore/giorno
9,2
9,2
10,2
1,0
0,0
4,1
Tra 2 e 4 ore/giorno
1,0
2,0
1,0
2,0
0,0
0,0
Più di 4 ore/giorno
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
1,0
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
 
 
 
 
 
 
 
Nell’uso dei dispositivi tecnologici e attività online si osservano limitazioni che non consentono un utilizzo smodato e incontrollato perché tali attività si collocano per la maggior parte dei bambini entro i 60 minuti al giorno. Alcune attività (per esempio l’uso dei social network) sono del tutto sconosciute a questi bambini che sotto questo aspetto sono del tutto allineati ai coetanei di altre provenienze sociali. Possono però essere diverse le motivazioni che conducono i bambini a fare un uso modesto delle tecnologie: se nel caso delle famiglie economicamente svantaggiate è da tenere in conto la mancanza di dispositivi e connessioni (per cui non si dispone dell’informazione su uno stile educativo che quelle famiglie attuerebbero in presenza di dispositivi), nel caso delle famiglie economicamente e culturalmente privilegiate possiamo ricondurre l’uso contenuto dei dispositivi a uno stile educativo esplicito. I dispositivi esistono, le connessioni sono fruibili ma l’utilizzo è limitato da regole.
Nella seconda wave le domande sono state riproposte, avendo la finalità di osservare le variazioni intercorse a causa della Dad e delle misure di distanziamento sociale (tabb. 4.4b e 4.5b).
Si osserva che durante il lockdown si è incrementato il tempo dedicato allo svolgimento dei compiti e il tempo trascorso con i genitori (questo dato trova riscontro anche nelle interviste realizzate con le insegnanti durante il lockdown, in cui è stato sottolineato l’effetto positivo sui bambini derivante da questa maggiore interazione genitori-figli). Sono cresciute anche tutte le attività legate a dispositivi tecnologici, a cui {p. 137}viene riconosciuta in tempi di domesticità forzata anche un ruolo di intrattenimento, diversamente non consentito. Cresce anche il tempo dedicato a piccoli lavoretti in casa e alla cura di altri componenti della famiglia. Diminuiscono invece lo sport e il tempo dedicato agli amici a causa dell’impossibilità a uscire di casa.
Tab. 4.4b. Uso del tempo dei bambini in attività ludiche, ricreative e di relazione (seconda wave)
Compiti (%)
TV (%)
Lettura (%)
Parlare genitori (%)
Cura familiari (%)
Lavoretti (%)
Sport (%)
Amici (%)
Non dedico tempo
0,0
8,7
10,9
0,0
17,4
64,1
5,4
7,6
1-30 min./giorno
16,3
33,7
40,2
15,2
33,7
14,1
25,0
23,9
31-60 min./giorno
23,9
23,9
27,2
16,3
27,2
14,1
32,6
23,9
Da 1 a 2 ore/giorno
41,3
26,1
17,4
23,9
9,8
5,4
20,7
20,7
Da 2 a 4 ore/giorno
18,5
4,3
0,0
17,4
6,5
2,2
10,9
18,5
Più di 4 ore/giorno
0,0
3,3
4,3
27,2
5,4
0,0
5,4
5,4
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Tab. 4.5b. Uso del tempo dei bambini in attività legate ai dispositivi tecnologici (seconda wave)
Internet fuori scuola (%)
Internet per divertimento (%)
Videogiochi online (%)
Chattare (%)
Social network (%)
Internet per info (%)
Non dedico tempo
7,6
22,8
27,2
30,4
76,1
32,6
1-30 min./giorno
20,7
30,4
27,2
42,4
12,0
55,4
31-60 min./giorno
26,1
30,4
15,2
18,5
3,3
9,8
Tra 1 e 2 ore/giorno
23,9
12,0
15,2
3,3
5,4
0,0
Tra 2 e 4 ore/giorno
15,2
4,3
10,9
5,4
1,1
2,2
Più di 4 ore/giorno
6,5
0,0
4,3
0,0
2,2
0,0
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0