Edoardo Chiti, Alberto di Martino, Gianluigi Palombella (a cura di)
L'era dell'interlegalità
DOI: 10.1401/9788815370334/c16
L’interpretazione della CGUE in Spiegel Online si dimostra un esempio calzante di interlegalità non solo come situazione giuridica autonoma «in sé e per sé» [79]
, bensì anche come approccio normativo «in azione» [80]
, il cui esito vede il giudice nazionale chiamato ad operare una complessa operazione di innesto interpretativo [81]
: tracciare la linea del giusto equilibrio destreggiandosi con «uno strano esperanto giuridico di regimi normativi in cui norme nazionali, internazionali e transnazionali reclamano attenzione» [82]
. Distinguere i piani normativi e riconosce
{p. 461}re il loro reciproco influenzarsi è, metodologicamente e sostanzialmente, un passaggio fondamentale nell’analisi e nell’evoluzione della tutela autoriale, in Europa e non solo, nell’era digitale. La prospettiva interlegale offre tale opportunità, introducendo una concezione olistica della disciplina ed una duplice utilità. Da un lato, essa mette in luce l’attuale intricata malleabilità della nozione di giusto equilibrio ed i suoi potenziali paradossi: in Spiegel Online, enfatizzando il ruolo fondamentale della libertà di stampa nella società democratica [83]
, la CGUE riconosce veri e propri «diritti a vantaggio degli utenti di opere o di altri materiali protetti» [84]
; tale interpretazione si discosta significativamente dall’approccio normativo suggerito dal legislatore internazionale e promosso da numerosi se non tutti gli Stati membri, ancorati alla concezione di tutela dell’utente finale come caso «eccezionalissimo», specifico e limitato, da interpretare in maniera restrittiva. Dall’altro lato, l’interlegalità permette di rintracciare, e potenzialmente costruire, la dimensione di tutela dell’utente finale là dove non esplicitata o non ancora matura in legislazione e di prevederne gli sviluppi futuri, seguendo le tracce dei regimi normativi che intersecano la definizione di giusto equilibrio, dall’evoluzione della giurisprudenza della CEDU, agli sviluppi dell’armonizzazione europea in materie tangenti il diritto d’autore [85]
, alle nuove frontiere della regolazione privata e tecnologica [86]
.{p. 462}

5. Conclusioni

Come raggiungere un giusto equilibrio tra i diritti di esclusiva di autori, produttori e licenziatari e gli interessi degli utenti di Internet sembra essere diventato l’enigma da risolvere per modernizzare il diritto d’autore europeo. Al dilemmatico trade-off tra un’armonizzazione efficace e la tutela della diversità culturale e giuridica nell’UE si aggiunge, e spesso dimentica, la razionalità normativa della tecnologia digitale stessa e del code law di Internet. Ad oggi, il diritto d’autore europeo non ha risposte univoche alla domanda sul quando e come tutelare l’utente finale; al contrario, la consapevolezza di una malleabile coesistenza di piani normativi distinti permette di delegare la ricerca del giusto equilibrio, influendo negativamente sulla certezza giuridica e sull’efficacia delle misure adottate.
Tuttavia, la disciplina sta maturando una connotazione moderna, che guarda all’efficacia delle proprie norme in ambito digitale e che quindi, necessariamente, deve tenere in considerazione le regole di funzionamento di tale infrastruttura. Se, fino a tempi recenti, l’interpretazione ed applicazione delle norme sulla tutela autoriale lasciava possibilità di scelta sul prendere in considerazione l’imminente avvento di Internet o meno, oggi questo non è più possibile. Il diritto d’autore europeo impone non solo nuove regole che guardano specificatamente al contesto digitale, bensì una concezione di giusto equilibrio composita, che tiene conto di diversi vettori normativi, tra cui il diritto internazionale, la ratio europea, le normative nazionali, il funzionamento di Internet, e, non da ultimo, i valori cardine della società democratica, alcuni dei quali in netta contrapposizione con il diritto d’autore stesso [87]
.{p. 463}
In tale prospettiva, l’analisi ha dimostrato che il giusto equilibrio a cui ambisce il diritto d’autore europeo è un equilibrio «interlegale», capace non solo di calibrare gli interessi in gioco, bensì di farlo in maniera consapevole ed efficace nel contesto digitale. L’interlegalità, quale cornice teorica capace di rispecchiare la sfaccettata natura della «legalità» nell’industria creativa online, si rivela un valido punto di partenza per una risposta funzionale e sostenibile alla necessità di tutela dell’utente finale [88]
. Seguendo la scia del diritto d’autore dell’UE e dell’approccio proposto dalla CGUE, legislatori e giudici nazionali, in particolare in questa delicata fase di riforma e modernizzazione delle proprie normative, hanno la possibilità di dare concretezza all’idea di interlegalità, promuovendo una visione di insieme della tutela autoriale, includendo – piuttosto che ignorando – aspetti giuridici e tecnologici che si rivelano cruciali nel perseguire gli obiettivi della disciplina ed avanzando un efficace bilanciamento tra l’incentivo a creare e il diritto di avere accesso ai contenuti online. In tal modo, esplorando la prospettiva interlegale, l’intelaiatura legislativa e l’interpretazione giuridica convergerebbero nel tentativo di (ri)definirne il ruolo dell’utente finale nel diritto d’autore, dare risposta ai «conflitti sociali» oltre che ai conflitti giuridici che lo riguardano [89]
, dare pieno riconoscimento alla «legalità» tecnologica a cui è soggetto ed, infine, dare coerenza all’equilibrio tra pretese proprietarie e necessità critiche della società europea democratica e digitale.
Note
[79] Palombella, Interlegalità, cit., p. 330.
[80] Cfr. R. Pound, Law in Books and Law in Action: The Problem of Legal Change, in «American Law Review», 44, 1910, pp. 12 ss.
[81] «Nel caso di specie, spetta al giudice del rinvio verificare se la pubblicazione delle versioni originali del manoscritto e dell’articolo pubblicato nella raccolta in questione, nella loro integralità e senza le indicazioni di dissociazione del sig. Beck rispetto al contenuto di tali documenti, fosse necessaria per raggiungere l’obiettivo informativo perseguito» (Spiegel Online, par. 69).
[82] Fischer-Lescano e Teubner, Regime-Collisions, cit., pp. 1022-1023 (traduzione a cura dell’autrice), i quali proseguono: «Concerned courts – national courts and transnational instances of conflict resolution – would be required to meet the challenges of creating transnational substantive norms out of this chaos, seeking for the individual case at hand appropriate legal norms beyond their territorial, organizational and institutional legal spheres and taking responsibility for combining them norms in order to develop a transnational body of law».
[83] Spiegel Online, par. 72.
[84] Ibidem, par. 54.
[85] Quale, ad esempio, la protezione dei dati personali. Cfr. a tal proposito C-264/19 Constantin Film Verleih GmbH v YouTube LLC and Google Inc (2020) EU:C:2020:542 (Constantin Film Verleih).
[86] Emblematici i casi relativi all’utilizzo via hyperlink (GS Media) e cache copying (C-360/13 Public Relations Consultants Association Ltd v Newspaper Licensing Agency Ltd and Others [2014] EU:C:2014:1195).
[87] La contrapposizione tra diritto d’autore e diritto alla protezione dei dati personali emerge come uno degli scontri più caratteristici dell’era digitale, si veda a tal proposito G. Priora, Catch me if you can: CJEU safeguards the privacy of online copyright infringers in landmark decision Constantin Film Verleih v YouTube, in «Medialaws Rivista di diritto dei media», 3, 2020, pp. 260 ss.
[88] Fischer-Lescano e Teubner, Regime-Collisions, cit., p. 1008 («Legal unity within global law is redirected away from normative consistency towards operative “inter-legality”») con riferimento a M. Amstutz, Vertragskollisionen: Fragmente für eine Lehre von der Vertragsverbindung, in H. Honsell (a cura di), Aktuelle Aspekte des Schuld- und Sachenrechts: Festschrift für Heinz Rey zum 60. Geburtstag, Zurich, Schulthess Juristische Medien, 2003, p. 161; B. de Sousa Santos, State Transformation, Legal Pluralism and Community Justice, in «Social and Legal Studies», 1, 1992, pp. 131 ss.
[89] Cfr. Fischer-Lescano e Teubner, Regime-Collisions, cit., p. 1023.