Andrea M. Maccarini (a cura di)
L'educazione socio-emotiva
DOI: 10.1401/9788815370327/c7
I contesti di apprendimento delle SES sono molteplici, così come le variabili che possono contribuire al loro potenziamento. Lo scopo di questa parte dell’indagine era proprio quello di individuare alcuni attributi individuali, relazionali e inerenti alla vita scolastica che sono associati a più elevati livelli di SES nei bambini. I risultati della ricerca mettono in evidenza come le competenze socio-emotive dei nostri soggetti, seppure con peculiarità che caratterizzano le singole SES, siano associate a diversi fattori riconducibili a:
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i) caratteristiche socio-demografiche, non solo dei soggetti del campione ma anche delle figure genitoriali di riferimento;
ii) forza delle relazioni sociali che legano i bambini ai genitori, agli insegnanti e ai compagni di classe;
iii) modalità attraverso cui i docenti si relazionano e modulano il percorso formativo.
Se volgiamo lo sguardo alle singole competenze, emergono alcune specificità. Nel caso della resistenza allo stress, sebbene l’analisi bivariata mostri la sua associazione ad alcuni fattori socio-demografici e relazionali, questi non vengono individuati come predittivi in sede di analisi multivariata. Gli elementi che possono contribuire allo sviluppo di una buona capacità di resistenza allo stress potrebbero risiedere, pertanto, in contesti differenti da quelli istituzionali come la scuola, e potrebbero essere correlati ad altri aspetti della personalità o a diverse dimensioni delle relazioni sociali non esaminate in questo studio. Lo stesso può affermarsi per la collaborazione, seppure con la precisazione che l’affidabilità della scala costruita non è risultata essere molto elevata e questo potrebbe aver inficiato, in parte, gli esiti delle analisi interpretative.
Per quanto concerne la socievolezza, invece, il contatto con un genitore giovane, in questo caso il padre, una forte vicinanza emotiva sia a quest’ultimo che all’insegnante che si percepisce come un punto di riferimento, nonché il senso di sicurezza trasmesso dalla scuola che si frequenta e l’interesse del docente al benessere dello studente, sono tutti elementi che sembrano potenziare la socievolezza della persona. È possibile che un gap generazionale (genitore-figlio) minore e relazioni sociali solide, in cui l’intensità emotiva stimola il dialogo, promuovano l’apertura verso l’altro e la gratificazione che può derivarne.
Un ruolo importante è rivestito, inoltre, dalla forza dei legami anche nello sviluppo della creatività, sebbene qui il riferimento vada alla madre oltre che all’insegnante preferito, e dall’inserimento del bambino nel nucleo familiare stretto.
L’elemento relazionale sembra essere rilevante anche per l’apporto che può dare al miglioramento dei livelli {p. 241}di perseveranza; in particolare si richiama qui il rapporto con l’insegnante preferito e il senso di sicurezza all’interno della scuola. Probabilmente, il conforto che può derivare dall’ambiente in cui si è inseriti nella vita quotidiana e dalla relazione con l’insegnante, così come l’entusiasmo che attraverso questa può emergere, costituiscono un importante incentivo nel mantenere il focus sul raggiungimento degli obiettivi prefissati. Si noti che questa SES non appare invece correlata a un ambiente particolarmente competitivo o orientato alla performance.
Infine, se guardiamo alle competenze socio-emotive nel loro complesso, la nostra ricerca conferma la sussistenza di una relazione positiva tra la dimensione della vicinanza emotiva e della sicurezza del contesto scolastico, così come anche di quello abitativo, e l’acquisizione di livelli più elevati di SES, con un ulteriore sostegno che è dato dallo svolgimento di attività educative e ricreative aggiuntive rispetto a quelle espletate con la scuola. L’occasione di interazione e apprendimento che può scaturire nei più variegati spazi relazionali può configurarsi come un elemento chiave per la continua acquisizione di abilità da parte dell’essere umano sin dalle prime fasi del suo sviluppo.
Questi esiti pongono le basi per alcune riflessioni. In primo luogo, bisogna chiedersi se esista una reale consapevolezza dei learning context circa il loro ruolo nell’incremento dei livelli di SES che i bambini vantano e su come il loro modus operandi tenga in considerazione la realizzazione di buone pratiche dirette al rafforzamento di tali competenze. In secondo luogo, sarebbe utile una valutazione circa l’esistenza e il funzionamento di programmi espliciti, che includono forme di cooperazione tra insegnanti e familiari, per l’irrobustimento delle SES nei bambini. Infine, il riconoscimento di alcune variabili come elementi predittivi di più elevati livelli di SES, dovrebbe offrire delle linee guida nella formazione e nell’orientamento di educatori, sia in ambito scolastico che familiare, verso quelle dimensioni, implicite ed esplicite, coinvolte nel processo di consolidamento di queste competenze.
Nel prossimo capitolo, si darà spazio alla voce di alcune {p. 242}insegnanti che hanno partecipato alla nostra ricerca per cercare di fare luce, a partire dal loro punto di vista e dalla loro esperienza professionale, sia sulla rilevanza che riveste il tema delle SES nello specifico contesto lavorativo in cui sono inserite, sia sulla formazione dei docenti e sull’interazione con le famiglie dei bambini per lo sviluppo di SES.
Note