Federico Batini (a cura di)
La lettura ad alta voce condivisa
DOI: 10.1401/9788815410238/c7
Le azioni a livello di macrosistema sono più complesse e di per sé non sono alla portata delle singole scuole o degli insegnanti, tuttavia sono individuabili, indirettamente, nelle retroazioni e nei feedback che i livelli micro e meso possono generare. La tabella 2 rappresenta sinteticamente l’applicazione dell’approccio integrato di educazione alla
{p. 172}lettura, nei suoi aspetti multilivello, sistemico e multiattore, alle pratiche di lettura ad alta voce. Dalla tabella si evince che la ricerca empirica in ambito educativo rappresenta il principale elemento che consente al micro e al mesosistema di retroagire positivamente sul macrosistema, favorendo l’innesco di traiettorie condivise quali: la diffusione degli esiti di ricerca, lo sviluppo dell’atteggiamento scientifico e la promozione di posture professionali riflessive.
Tab. 2. Applicazione del modello integrato di educazione alla lettura alle pratiche di lettura ad alta voce
Sistemico
Multiattore
Traiettorie condivise
Multilivello
Microsistema:
nel contesto classe o in piccoli gruppi
Progettazione consapevole
Responsabilità diffusa
Coinvolgimento dei partecipanti sul piano emotivo-affettivo-sociale
Promozione del piacere di leggere e ascoltare prestando attenzione ai fattori di contesto
Passaggi e scambi di ruoli (esempio: da lettore ad ascoltatore)
Mesosistema:
co-progettazione tra soggetti del territorio
Impegno diacronico
Sviluppo del senso di appartenenza a una comunità
Valorizzazione della bibliodiversità
Passaggi e scambi di ruoli (esempio: da scrittore a lettore)
Macrosistema:
azione indiretta di tipo bottom-up
Raccolta sistematica di evidenze empiriche
Ricerca partecipativa con triangolazione dei punti di vista
Ricerca-azione
Ricerca-formazione
Diffusione degli esiti di ricerca
Sviluppo dell’atteggiamento scientifico
Promozione di posture professionali riflessive
 
 
 
 
Molte delle traiettorie condivise connesse all’applicazione del modello integrato di educazione alla lettura alle pratiche di lettura ad alta voce, che sono al centro delle attività svolte dal gruppo di ricerca di Roma Tre, Dipartimento di Scienze della Formazione, sono affini alla proposta di lettura ad alta voce promossa dal gruppo di ricerca dell’Università di Perugia [Batini 2021; 2022]. Quest’ultima proposta, infatti, si caratterizza per alcuni aspetti che convergono nella direzione del modello integrato: la sistematicità, nel senso che la lettura avviene in un quadro non casuale, organizzato, con una struttura e con la consapevolezza di tutti gli attori in campo e ove possibile con una logica di progettazione complessiva di scuola, di territorio e di comunità; la previsione di un’ampia partecipazione da parte di tutti; l’idea che la lettura in generale non vada sovrapposta alla letteratura o circoscritta all’area di competenza di un insegnante specifico e che nello specifico la lettura ad alta voce richieda progettazione e programmazione per passare dall’evento all’intervento.

3. Leggere ad alta voce: l’importanza dell’oralità e della condivisione

Nella prospettiva diacronica è importante incoraggiare le strategie didattiche che recuperano l’oralità e la vocalità, non solo con riferimento alle esperienze di lettura precoce. Parlare con altri dei libri letti o ascoltati personalmente o di quelli presentati da altri, formulare domande, discutere delle storie ascoltate, sono da considerarsi come attività fondamentali. Infatti, tramite i meccanismi del passaparola {p. 174}e del contagio reciproco i bambini possono sviluppare competenze e capacità unitamente al piacere di leggere.
La pratica dell’oralità comprende la lettura ad alta voce dell’adulto mediatore, che tuttavia andrebbe bilanciata con attenzione in quanto «il mediatore può attivare con la voce il canale uditivo, non quello visivo né quello tattile che rimangono canali personali» [Paladin 2013]. In questa direzione è possibile praticare differenti forme di lettura ad alta voce condivisa in cui oltre all’alternanza delle figure che leggono e ascoltano è possibile prevedere forme di lettura multimodale che consentano di potenziare il coinvolgimento e attivare più canali sensoriali, soprattutto la percezione tattile, quella uditiva e quella visiva. Tale accortezza va tenuta presente anche se i bambini sembra abbiano una propensione alla percezione amodale, ovvero alla capacità innata di ricevere un’informazione in una modalità sensoriale e di tradurla in qualche modo in un’altra modalità sensoriale [Stern 1987].
Tra le tante possibili forme di lettura ad alta voce condivisa, nel presente contributo intendiamo riportarne alcune che si distinguono per avere delle caratteristiche affini alla proposta di lettura ad alta voce promossa dal gruppo di ricerca dell’Università di Perugia [Batini 2021; 2022].

3.1. La giornata di lettura condivisa ad alta voce

Tra le iniziative che caratterizzano la manifestazione Mostra e iniziative sulla lettura e letteratura per l’infanzia, una in particolare è orientata a promuovere la dimensione corale, collettiva e sociale della lettura: una giornata intera dedicata alla lettura condivisa di uno stesso libro, praticata simultaneamente sul territorio, in uno stesso giorno, coinvolgendo tutte le scuole della rete. Nel ritualizzare l’evento le scuole si impegnano a invitare rappresentanti istituzionali per sostenere un «modello» di lettore «importante». Generalmente vengono coinvolti nella lettura e nell’ascolto: dirigenti scolastici, insegnanti, personale ATA, studenti, genitori e anche figure emblematiche testimoni della presenza del territorio. Nella giornata sono previsti scambi di ruoli e {p. 175}funzioni, ad esempio la stessa persona passa da essere lettore ad ascoltatore e viceversa. L’obiettivo è di coltivare il senso di appartenenza alla comunità, di coinvolgere il territorio, di educare all’ascolto e, soprattutto, di sviluppare il piacere di leggere e comprendere testi. Da una ricerca condotta triangolando i punti di vista degli studenti, dei docenti e delle famiglie, avvalendosi di questionari e focus group, è emerso come tale pratica contribuisca a consolidare il senso di appartenenza alla comunità, a rafforzare la continuità educativa sia verticale sia orizzontale sperimentando nuove forme di coesione sociale e a promuovere il piacere di ascoltare e condividere lo stesso libro [Morini 2011].

3.2. Il concorso «Poeti per il futuro»

Un’altra importante iniziativa connessa alla manifestazione è il concorso Poeti per il futuro rivolto alla scuola primaria e alla scuola secondaria di I grado, con la finalità di avvicinare gli studenti all’esperienza della scrittura poetica. Il concorso invita a esprimersi attraverso il linguaggio poetico, proponendo ogni anno una tematica su cui riflettere e interrogarsi. È possibile candidare poesie a nome singolo, a coppie, a piccoli gruppi o con l’intero gruppo classe. Nella valutazione, espressa da una commissione di esperti, viene considerato: il valore artistico (poetico e lirico), l’originalità del tema e la creatività del suo sviluppo e l’attinenza alla tematica proposta annualmente dal bando. Le poesie premiate vengono presentate in uno spazio pubblico, generalmente un teatro, in cui vengono lette ad alta voce, in maniera condivisa e ritualizzata. Gli autori delle poesie vincitrici in questa occasione, oltre a ricevere il premio, vengono coinvolti direttamente scambiando il ruolo di scrittore con quello di lettore. La lettura viene accompagnata da musiche e suoni e da immagini e illustrazioni d’autore che sono volte a favorire anche lo sviluppo del senso estetico. Per dare diffusione dell’iniziativa e valorizzare ulteriormente le poesie premiate, negli anni sono state raccolte le poesie migliori e sono state pubblicate dalla casa editrice Anicia con {p. 176}illustrazioni d’autore [Bambine e Bambini 2009; Bambini e Ragazzi 2014; 2017; 2022].

3.3. Il gioco del Commesso viaggiatore

Tra le strategie orali che possono essere introdotte con sistematicità nel contesto scolastico, che incoraggiano la pratica di lettura ad alta voce, troviamo il gioco di simulazione chiamato il «Commesso viaggiatore» [Moretti 2015]. Si tratta di un dispositivo didattico articolato in fasi di gioco in cui il lettore è chiamato ad assumere la postura di un Commesso viaggiatore (Cv), da cui prende il nome l’attività. Con questo ruolo, il Cv ha a disposizione un tempo breve in cui presentare, oralmente, un libro che intende promuovere. A seguire il gruppo di ascoltatori, dopo una riflessione condivisa, formula delle domande in qualità di potenziali lettori a cui il Cv dovrà rispondere in modo più convincente possibile. Verranno poi rivolte domande più specifiche dei lettori cosiddetti «privilegiati», ossia scelti dal Cv per fornire ulteriori stimoli sul testo. A conclusione di queste fasi il gruppo esprime una propria valutazione sulla presentazione del libro e sulla modalità con cui sono state formulate le risposte e comunica l’esito al Cv. Il gioco si ripete con sistematicità nel tempo prevedendo lo scambio di ruoli: il Commesso viaggiatore diventerà un lettore potenziale e uno dei lettori potenziali assumerà il ruolo di Commesso viaggiatore.
Da interviste condotte a gruppi classe in cui viene praticato questo gioco di simulazione, emerge come il passaggio dalla lettura individuale alla socializzazione pubblica e condivisa di quanto letto sia strategico per coltivare il piacere di leggere.
Dalla testimonianza di E.M. risulta come la presentazione del Cv contribuisca ad alimentare la curiosità e la motivazione a leggere un libro nuovo. Un altro elemento che caratterizza il gioco di simulazione è l’oralità che viene praticata dai bambini e che diventa un allenamento per consolidare la capacità di esposizione e di sintesi:
{p. 177}
Note