Note
  1. Cfr. Mori, Studi di storia dell’industria, Roma, 1967, p. 251 ss.
  2. Pizzorno, Comunità e razionalizzazione, Torino, 1960.
  3. Pizzorno, Comunità, cit., p. 65ss.
  4. Pizzorno, Comunità, cit., p. 173.
  5. Pizzorno, Comunità, cit., p. 158.
  6. L’andamento dell’occupazione è efficacemente descritto dalla tavola sottoriportata che consente un facile e rapido confronto dei dati relativi.
  7. Cfr., per una approfondita analisi, CNP (Gruppo di lavoro per il settore tessile), Il problema tessile italiano, V, Roma, 1960 (relazione conclusiva a cura di Tremelloni).
  8. Comunità, cit., pp. 166-168.
  9. V. oltre Parte II, spec. n. 2.
  10. Pizzorno, Comunità, cit., p. 168.
  11. V. oltre, spec. nn. 2-3 della Parte I.
  12. V. oltre, spec. n. 6 della Parte I.
  13. Per «collaborazione», ad es., deve intendersi «il raggiungimento di quegli obiettivi produttivistici nei quali possa essere ravvisata una coincidenza di interessi fra le parti firmatarie per il perseguimento di una più elevata efficienza aziendale, nel rispetto dell’esigenza dei lavo­ratori di essere salvaguardati da conseguenze negative» [art. 3, lett. d)].
  14. Così, a norma del rinnovato statuto, la consultazione informativa ha per oggetto «lo scambio di reciproche informazioni, allo scopo di promuovere la conoscenza dei problemi di conduzione e di sviluppo dell’azienda e di stimolare più aperte relazioni sul lavoro fra capi e dipendenti» [art. 3, lett. a)]; la consultazione operativa consiste nel «discutere le politiche e le scelte aziendali che toccano la sfera di interessi del personale, allo scopo di promuovere una attiva e responsa­bile partecipazione dei lavoratori a tali decisioni» [art. 3, lett. b)]; la consultazione preventiva è definita come quel tipo di attività che consente di «esaminare congiuntamente proposte direzionali (in materia di politica del personale e di innovazioni tecnico-organizzative) prima che esse diventino operative, allo scopo di rendere queste decisioni e le modalità di applicazione di esse quanto più aderenti alle esigenze espresse dal personale» [art. 3, lett. c)].
  15. Questi corsi sono finanziati, col consenso dei sindacati, da un apposito Fondo aziendale, alimentato da somme detratte dal «monte» annuale del premio di produttività e da erogazioni di pari importo complessivo da parte della Bassetti.
  16. V. infatti, in ordine al primo e più celebre esempio di contrat­tazione aziendale nel nostro paese, le intelligenti osservazioni di Spriano, Socialismo e classe operaia a Torino dal 1892 al 1913, Torino, 1958, p. 175 ss.