Giorgio Chiosso, Anna Maria Poggi, Giorgio Vittadini (a cura di)
Viaggio nelle character skills
DOI: 10.1401/9788815366962/c9
A questo punto, per rispondere alla prima domanda di ricerca – l’incidenza delle NCS sulle CS – è stato utilizzato un modello Generalized Least Squares (GLS) [20]
con due
{p. 226}equazioni, una con variabile dipendente il voto INVALSI in matematica, l’altra con il voto INVALSI in italiano alla fine della terza media 2018.
(1) CSi1 = a + bNCSit + dCSi0 + fZi + ei (i = 1, ..., n)
dove:
CSi1 = voti INVALSI in matematica (o in italiano) dello studente i alla fine della terza media 2018.
NCSit = vettore delle NCS dello studente i in quinta elementare 2015 e terza media 2018.
CSi0 = vettore dei voti INVALSI in matematica e in italiano dello studente i alla fine della quinta elementare 2015.
Zi = vettore delle variabili di controllo (demografiche, socioeconomiche, ecc.) relative allo studente i.
ei = errore relativo allo studente i che si ipotizza con valore atteso nullo e con distribuzione normale.
L’approccio basato sulla Difference-in-Difference [21]
permette invece di verificare se i programmi educativi hanno un effetto causale sulla crescita delle NCS. Per questo si paragonano le differenze in termini di NCS tra un gruppo a cui vengono proposti programmi educativi e un gruppo a cui non sono proposti (gruppo di controllo) prima e dopo la somministrazione del programma educativo, al netto degli effetti delle covariate.
In tal modo, risulta possibile stimare l’effetto differenziale del cambiamento nel tempo fra i due gruppi:
(2) NCSit = k + mTi + pXi + ui (i = 1, ..., n)
dove:
NCSit = NCS dello studente i al tempo t.
Ti = effetto programma educativo sullo studente i: è una variabile dummy che assume valore pari a 0 per gli studenti delle classi nelle quali non è attuato alcun programma e valore 1 per gli studenti delle classi in cui esso è attuato.{p. 227}
Xi = vettore di covariate relative allo studente i. Il modello pone l’ipotesi che tali covariate siano time-invariant.
uit = errore relativo allo studente i al tempo t che si ipotizza con valore atteso nullo e con distribuzione normale.
Per quanto riguarda la prima indagine, i circa 108 progetti educativi attuati nelle scuole si possono catalogare secondo tre tipologie (vedi l’elenco di tutti i progetti nell’appendice 4):
a) Maturazione di una consapevolezza critica. La prima tipologia di progetti educativi ha lo scopo di stimolare la capacità degli studenti di decidere, aiutandoli a maturare l’attenzione critica.
b) Sviluppo di conoscenza e consapevolezza. Questa seconda tipologia di progetti vuole rendere gli studenti consapevoli delle loro scelte e ragioni.
c) Didattica e ambiente scolastico. La terza tipologia si concentra su NCS collegate all’ambiente scolastico; tali programmi hanno come scopo quello di creare un ambiente che faciliti le relazioni, il dialogo e l’apprendimento, e di contribuire al progresso della comunità di docenti e studenti.
Le prime due tipologie si rivolgono soprattutto alle NCS più legate alle caratteristiche degli studenti, mentre la terza a quelle più connesse agli aspetti didattici.
Nove sono le competenze non cognitive relativamente alle quali si è valutata l’efficacia del trattamento educativo:
Big 3: stabilità relazionale (estroversione e gradevolezza); stabilità interiore (apertura all’esperienza e coscienziosità); stabilità emotiva.
Capitale psicologico [22]
: ottimismo; autoefficacia.
Motivazione e obiettivi di apprendimento: orientamento all’apprendimento; orientamento alla performance; motivazione scolastica; regolazione esterna.
Capitale sociale: qualità dell’insegnamento (challenge, management); attività extrascolastiche (guardare la televisione, giocare al computer/videogiochi, giocare con gli {p. 228}amici, leggere un libro, fare i compiti, dare una mano in casa, fare sport, altre attività – teatro, corsi di musica, di lingue); indicatore socioeconomico ESCS [23]
della famiglia.
Le variabili del modello dei Big Five (qui nella versione sintetica Big 3) e quelle del capitale psicologico individuano fattori propri del carattere degli studenti. Le altre dimensioni: obiettivi di apprendimento individuale, motivazione scolastica e regolazione esterna, identificano fattori più connessi al percorso scolastico dello studente e a come questo lo vive.
Le altre variabili prese in considerazione nel modello come covariate sono le seguenti:
• CS: INVALSI italiano e matematica nel 2015 – quinta elementare – e nel 2018 – terza media;
• variabili di controllo: genere, almeno un genitore italiano, scuola ubicata nella valle dell’Adige vs. scuola in una valle montana, tempo pieno vs. mezza giornata, tipologia della scuola superiore che lo studente intende scegliere, iscrizione alla scuola materna.
Nell’indagine dell’anno scolastico seguente si propone un numero più limitato di programmi educativi atti a migliorare le NCS maggiormente connessi con gli aspetti didattici.
Il numero delle NCS considerato è leggermente più elevato che nella prima indagine relativa al 2018 (11 invece che 9), perché oltre alle variabili del capitale psicologico e degli obiettivi di apprendimento, si considerano tutti i Big Five, invece che la loro sintesi data dai Big 3. Analoghe sono le covariate.

5. Risultati

5.1. L’impatto delle NCS sulle competenze cognitive

Si presentano ora i risultati ottenuti dall’analisi della relazione fra le CS degli scolari di terza media (prima indagine del maggio 2018) e le loro NCS. Le variabili dipendenti che {p. 229}misurano le CS sono i risultati dei test INVALSI 2018 per italiano e matematica. I risultati (ottenuti con il modello di analisi GLS) vengono riportati in tabella 6.
Tab. 6. Risultati modello GLS, maggio 2018
Variabili
Voto INVALSI italiano 2018
Voto INVALSI matematica 2018
Voto INVALSI italiano 2015
0.340***
0.114***
Voto INVALSI matematica 2015
0.157***
0.457***
Stabilità interiore
12.10***
10.49***
Stabilità emotiva
3.452***
2.109**
Orientamento Apprendimento
2.924*
Orientamento Performance
–2.122**
Regolazione esterna
–4.860***
Giocare con gli amici
–2.112***
Dare una mano in casa
–3.380***
–2.528***
Leggere un libro
2.945***
0.0368
Fare i compiti
2.038**
2.654***
Corsi di musica, teatro, lingua
1.368*
Didattica sfidante
3.929**
Didattica gestionale
–2.546*
–2.963*
ICEF III media
2.261*
0.0985
ESCS III media livello studente
1.746**
2.050***
Orientamento Performance 2015
–2.027**
Orientamento Apprendimento 2015
–4.221**
Concetto di sé in matematica 2015
3.139***
Qualità relazioni in classe 2015
2.256*
Ansia durante prove INVALSI 2015
–1.660*
Genere
4.855***
Indirizzo scuola superiore: liceo vs. altro
4.155***
4.606***
Tempo pieno
3.466**
5.147***
Scuola materna
6.339***
Osservazioni
1,521
1,521
Numero scuole
25
25
R2
0.5498
0.5652
Wald c2
1806.48
1922.29
Prob > chi2 = 0.0000
Prob > chi2 = 0.0000
 
 
*** p < 0.01; ** p < 0.05; * p < 0.1.
Gli R2 dei due modelli (0.55, 0.56) mostrano che le covariate prescelte nel complesso spiegano in modo soddisfacente {p. 230}i risultati dei test INVALSI 2018. Per ciò che riguarda le singole variabili (considerando un livello di significatività minimo di p = 0.01) si osserva quanto segue.
1) La prima evidenza, inerente al focus della ricerca, riguarda il nesso fra NCS e CS. Stabilità interiore (sintesi di coscienziosità e apertura mentale) ed emotiva sono positivamente e significativamente legate ai risultati INVALSI 2018 di italiano e matematica.
Nella stessa direzione, l’autovalutazione positiva (concetto di sé) nel 2015 in matematica ha un legame positivo e significativo con i risultati INVALSI 2018, sempre in matematica. Invece, essere dipendenti dal giudizio degli altri (regolazione esterna) ha un legame negativo con i risultati INVALSI 2018 di italiano e di matematica, mentre provare ansia durante il test INVALSI 2015 (caratteristica opposta alla stabilità emotiva) ha un legame negativo con i risultati INVALSI 2018 di italiano. Nel complesso, le NCS che denotano una maggiore maturità degli studenti influiscono in modo positivo sulle CS, mentre le NCS che descrivono fragilità portano a risultati peggiori in termini di CS.
2) La seconda evidenza è connessa con il tipo di insegnamento. In particolare, una didattica che «sfida» ad imparare (didattica sfidante) e quindi stimola la crescita delle NCS, ha un rapporto positivo e significativo con i test INVALSI 2018 di italiano. Il risultato è confermato dal fatto che l’orientamento all’apprendimento ha anch’esso un legame positivo e significativo con i test INVALSI 2018 di italiano mentre una didattica di tipo tradizionale, non attenta a sviluppare le NCS (didattica gestionale), ha invece un nesso negativo con entrambi i test INVALSI 2018. Nella stessa direzione la qualità delle relazioni in classe 2015, anch’essa legata allo sviluppo delle NCS, ha un legame positivo con i test INVALSI 2018 di italiano.
3) Per ciò che concerne le variabili legate al capitale sociale, le variabili connesse all’incremento delle NCS quali leggere libri, o fare i compiti a casa, studiare lingue o musica sono positivamente e significativamente in diverso modo legate ai risultati dei test INVALSI 2018 in italiano e matematica. Altre attività non legate direttamente allo
{p. 231}studio come giocare con gli amici o dare una mano in casa hanno invece una relazione negativa e significativa con i test INVALSI 2018. È interessante notare come le variabili legate al capitale sociale possono essere suddivise tra quelle che hanno un evidente effetto sulla conoscenza in quanto incrementano le NCS e quelle che non hanno un chiaro effetto sulle CS.
Note
[20] Il GLS permette di tener conto dell’eventuale eteroschedasticità e correlazione tra gli errori. Cfr. W.H. Greene, Econometric Analysis, Upper Saddle River, Prentice-Hall, 2000.
[21] M. Lechner, The Estimation of Causal Effects by Difference-in-Difference Methods, in «Foundations and Trends in Econometrics», 4, 3, 2010, pp. 165-224.
[22] Rispetto alle classiche quattro dimensioni con cui si descrive il capitale psicologico, le due dimensioni di speranza e resilienza non sono presenti nella lista, in quanto non sono state utilizzate nell’analisi di regressione perché poco correlate con le variabili dipendenti nei vari modelli.
[23] Economic Social and Cultural Status; l’indice è composto di 3 sub-indici relativi alle condizioni familiari: stato occupazionale, livello educativo, condizioni economiche. OECD, Skills for Social Progress, cit.