Indice
- Dedica
- Prefazione
- Introduzione
- Capitolo primo Il tumulto di Urbino 1572-1573
- 1. La verità del giudice e la verità del diarista
- 2. I sollevatori del popolo. Il costituto di Gabriele de Beni
- 3. Solo un errore, non un crimine. Il costituto di Vincenzo Ridolfi
- 4. Un principe giusto e clemente, una plebe infuriata. Il costituto di Alessandro Veterani
- 5. Difendersi con le armi o chiedendo perdono. Il costituto di Severo Paltroni
- 6. La falsa e la vera ragion di Stato
- Capitolo secondo Né disobbedienti, né ribelli
- 1. Resistere all’esercizio ingiusto del potere. Difendersi
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2. Realtà
storica e testi giuridici. Casi esemplari
- a) Non sottostare al giogo della servitù. Il conflitto tra l’imperatore Enrico VII e le città italiane
- b) «Viva el povolo e el segnore, e mora y traditore!». Trento 1407
- c) Per difendere la patria. Firenze 1478
- d) «Viva, viva il re e la comunità»! Agen 1514
- e) Riunirsi per difendere i diritti della comunità. Goncelin 1539
- 3. Università delinquenti, moltitudini impunite: la dottrina di diritto comune
- Capitolo terzo Intermezzo. Rappresentazioni
- 1. La moltitudine impunibile nella letteratura degli emblemi e nel teatro di Lope de Vega
- 2. Rappresentare i fatti in termini di diritto: la Noticia Universal de Cataluña (1640).
- 3. Rivoluzione e ribellione non sono la stessa cosa: Napoli 1647
- Capitolo quarto La guerra contro le città ribelli: Messina 1674-1678, Mondovì 1680-1682
- 1. «Debellare superbos»: la ragione politica contro Messina ribelle 1674-1678
- 2. Perché ne dovrà patire l’università che non ha peccato? Mondovì nella Guerra del Sale 1680-1682
- Capitolo quinto Non obbedire mai per paura. Castiglione delle Stiviere 1689-1694
- 1. La voce della comunità: impossibile obbedire ad un principe nemico
- 2. Si può resistere al principe con le armi. Il parere legale del giurista Antonio Gobbi
- Conclusioni
- Fonti e bibliografia
- Indice dei nomi