Memorie sepolte
Tombe e identità nell'alto medioevo (secoli V-VIII)

I secoli altomedievali videro un crescente investimento economico nella commemorazione dei defunti, espresso dai ricchi corredi depositati nelle sepolture. Un fenomeno in genere spiegato con l’arrivo dei barbari, portatori di una cultura radicalmente diversa da quella del mondo romano, ma che in realtà, come dimostrato nel volume, riflette la competizione sociale presente nelle società post-romane, fortemente instabili. Lo studio dei resti funerari in questa prospettiva permette di comprendere le strategie di commemorazione adottate dai parenti in lutto: organizzare il funerale, scegliere la tomba, il luogo e gli oggetti da riporre significava anzitutto costruire la memoria degli antenati, definendo i propri legami affettivi e sociali. Le sepolture altomedievali, con i loro preziosi corredi, hanno sempre stimolato l’immaginario collettivo, che ne ha ricavato interpretazioni diverse, spesso contrastanti, a seconda delle epoche e dei contesti. Obiettivo del volume è dunque sezionare e analizzare, attraverso fonti scritte, archeologiche e antropologiche, le diverse patine interpretative: ossia spiegare come sono state lette le tombe nel recente passato, e perché sono state lette proprio così; capire che cosa volevano, invece, comunicare attraverso di esse le società altomedievali; quali informazioni sulla vita dei bambini, degli uomini e delle donne vissuti allora racchiudono i corpi dei defunti.

è assegnista di ricerca in Storia e archeologia all’Università degli Studi di Padova. Tra le sue pubblicazioni: Changing Lands in Changing Memories. Migration and Identity during the Lombard Invasions (Firenze 2005).

Editore: Carocci

Pubblicazione online: 2021
Isbn edizione digitale: 9788829007318
DOI: 10.978.8829/007318

Pubblicazione a stampa: 2012
Isbn edizione a stampa: 9788843062867
Collana: Studi Superiori
Pagine: 288

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