Quando il ghiaccio si rompe
Esperienze poetiche novecentesche

Come è stato osservato da Vittorio Sereni, l’espressione poetica è testimonianza epifanica e terapeutica di una verità esistenziale risolta in gesto stilistico, e nasce quando i fantasmi interiori rompono il ghiaccio che li tiene prigionieri e s’incarnano in un sortilegio verbale. I sei capitoli di questo libro indagano le molteplici forze, linguistiche e psicologiche, morali e culturali, che si attivano nel passaggio dal silenzio alla parola, secondo la dinamica già evocata dal primo Ungaretti, per provare a far luce sul punto cruciale in cui, lungo un arco temporale talvolta assai esteso, intenzione e azione, ispirazione e scrittura, si connettono. Filo conduttore della verifica è l’analisi ravvicinata di alcuni casi esemplari, pertinenti autori e opere fondamentali della tradizione italiana del Novecento: Ungaretti, Montale, Luzi, Sereni, Zanzotto, Raboni. Tramite lo scandaglio del rapporto fra tradizione e innovazione, viene così messo alla prova lo spessore tanto storico e formale, quanto etico e conoscitivo dell’invenzione letteraria.
Volume pubblicato con il contributo della Facoltà di Lettere dell’Università di Friburgo – Fonds d’action facultaire 2017

è professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di Friburgo (CH). Formatosi all’Università Cattolica di Milano, ha svolto soggiorni di ricerca e insegnamento anche nelle Università di Losanna, Lovanio, Harvard, Mosca, Novosibirsk, Dresda, Budapest, Basilea. Le sue pubblicazioni vertono sulla letteratura rinascimentale e barocca (Castiglione, Tasso, Galileo) e sulla tradizione poetica moderna e contemporanea.

Editore: Carocci

Pubblicazione online: 2021
Isbn edizione digitale: 9788829006311
DOI: 10.978.8829/006311

Pubblicazione a stampa: 2017
Isbn edizione a stampa: 9788843089796
Collana: Lingue e letterature Carocci
Pagine: 324

  • Trova nel catalogo di Worldcat