Matteo Colleoni (a cura di)

Territori in bilico
Coesione sociale e sviluppo sostenibile nella metropoli policentrica

Nonostante il crescente interesse per le aree metropolitane, gli studi si sono sinora prevalentemente focalizzati sulle loro zone centrali, prestando meno attenzione ai territori sub e peri-urbani. Tuttavia i dati mettono in evidenza che sono i territori secondari a essere interessati dalle più significative trasformazioni nelle attuali metropoli policentriche. "Territori in bilico", laddove l'instabilità rimanda sia alla collocazione liminale sia all'equilibrio instabile che ne caratterizza la fase di sviluppo, di questi territori viene analizzato il tema della coesione e delle disuguaglianze. L'attenzione al caso milanese è finalizzata a offrire evidenze empiriche al dibattito sui processi di metropolitanizzazione e sullo sviluppo sostenibile dei territori marginali. La scelta dei casi studio – il Nord Milano, l'Alto Milanese e il Vigevanese –, è motivata dalla centralità che essi hanno avuto nei trent'anni di forte industrializzazione del dopoguerra e dai diversi gradi di dipendenza che oggi, come in passato, i loro territori hanno rispetto al core metropolitano. Una seconda finalità del testo è indagare le risorse territoriali – attori, reti, strategie, politiche e visioni – attivate nei diversi territori per promuovere la coesione sociale e lo sviluppo sostenibile.

insegna Politiche urbane all'Università di Milano-Bicocca. È autore, tra l'altro, di "Mobilità e trasformazioni urbane. La morfologia della metropoli contemporanea" (Milano, 2019) e curatore di "Understanding Mobilities for Designing Contemporary Cities" (Springer, 2016).

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Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2022
Isbn edizione digitale: 9788815374240
DOI: 10.978.8815/374240
Licenza: CC BY-NC-ND

Pubblicazione a stampa: 2022
Isbn edizione a stampa: 9788815382658
Collana: Fuori collana
Pagine: 188

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I CAPITOLI

DOI | 10.1401/9788815374240/c1
Capitolo primo

Introduzione

Il volume si articola in tre macro sezioni dedicate, rispettivamente, alle teorie, al metodo e ai risultati dell’indagine. Attraverso una lettura integrata che rinvia sia alla tradizione degli studi socio-economici che a quella degli studi socioterritoriali e dell’analisi delle politiche pubbliche, nella prima sezione teorica vengono analizzati i concetti di sviluppo locale, coesione sociale e sviluppo sostenibile. La seconda sezione è dedicata all’analisi dello sviluppo socio-territoriale nella regione metropolitana milanese e all’introduzione dei tre casi studio. Nella terza sezione, infine, l’elaborazione teorica è posta all’attenzione della prova empirica dell’indagine attraverso la presentazione dei risultati dello studio empirico nella regione metropolitana di Milano e nei casi studio selezionati.
Pagine | 7 - 15
DOI | 10.1401/9788815374240/c2
Capitolo secondo

Lo sviluppo locale: temi e problemi del rapporto tra economia e territorio

Il capitolo affronta il modello taylor-fordista di organizzazione industriale e di come la fabbrica di inizio secolo descriva in modo emblematico il modo in cui le città si siano confrontate con l’affermarsi di un modello produttivo che per un certo periodo è stato senza dubbio egemone. Nelle fasi di maggiore successo del fordismo diventano infatti evidenti alcune direttrici del rapporto tra politica ed economia che si traducono in un rapporto variamente interpretato tra la città e la fabbrica (o le fabbriche). Di conseguenza, le risposte alla crisi sono per un certo periodo di carattere organizzativo, poi di livello settoriale, e infine di livello territoriale, con politiche che riguardano le città e le regioni piuttosto che le imprese (come emerge anche dalla regolamentazione dei fondi strutturali europei).
Pagine | 17 - 31
DOI | 10.1401/9788815374240/c3
Capitolo terzo

Resilienza o resa? Quali risposte alla crisi per costruire la coesione sociale?

In questo capitolo viene argomentata la coesione sociale come un concetto che attiene a un’entità socio-territoriale e per comprenderla occorre guardare non solo agli attori individuali, ma anche, o soprattutto, a quelli collettivi, cioè a quei corpi intermedi che operano nei territori. Il primo paragrafo affronta i tre concetti di coesione sociale, capitale sociale e resilienza, individuandone le caratteristiche salienti, e le loro relazioni proponendo la centralità degli attori intermedi. Nel secondo paragrafo si approfondisce il ruolo della governance, le strategie di sviluppo locale e della coesione messe in atto in Italia negli anni Novanta e Duemila, gli esiti che hanno generato, i motivi del loro declino e l’emergere di nuovi attori nella stagione attuale. In conclusione verrano delineati alcuni interrogativi con cui vengono delinati i territori esaminati nel volume.
Pagine | 33 - 51
DOI | 10.1401/9788815374240/c4
Capitolo quarto

La dimensione locale e culturale dello sviluppo sostenibile

La dimensione locale costituisce lo scenario più idoneo per l’elaborazione e la messa in pratica di strategie di sviluppo sostenibile, non solo perché coerenti anzitutto con la realtà territoriale nella quale produrranno effetti, ma anche perché a questa scala appare più verosimile poter incidere nella promozione di comportamenti, nuove abitudini e stili di vita, come, ad esempio, relativamente alle pratiche di spostamento quotidiano. Il capitolo prosegue delineando l’effettiva capacità delle amministrazioni e delle politiche locali In un Paese come l’Italia ricco di beni culturali materiali e immateriali e di bio-diversità territoriale, dove stiamo assistendo solo di recente a una maggiore pianificazione in termini di cultura e sostenibilità, attività che rimangono ancora fuori dalle tradizionali agende di pianificazione urbana di molte città.
Pagine | 53 - 69
DOI | 10.1401/9788815374240/c5
Capitolo quinto

Lo sviluppo socio-territoriale sostenibile nella regione metropolitana milanese: la definizione di profili e traiettorie attraverso una lettura integrata

Nelle sezioni del capitolo si fa riferimento alla porzione di area metropolitana che ricade all’interno del confine amministrativo della Regione Lombardia. L’area metropolitana lombarda si differenzia al proprio interno non solo in termini di morfologia territoriale e struttura economica, ma anche da un punto di vista sociodemografico. Attraverso l’analisi di dati secondari forniti dal Sistema Statistico Nazionale (Sistan), il capitolo si pone l’obiettivo di offrire una mappatura socio-territoriale della regione metropolitana milanese al fine di evidenziarne la differenziazione interna, sia in chiave diacronica che sincronica, delineando 4 principali profili socio-territoriali all’interno dell’area metropolitana milanese.
Pagine | 71 - 90
DOI | 10.1401/9788815374240/c6
Capitolo sesto

Tre territori in bilico nell’area metropolitana milanese

In questo capitolo si esaminano le traiettorie e i percorsi di sviluppo dei tre territori in bilico, per meglio cogliere i tre contesti selezionati alla luce della loro storia socioterritoriale ed economica. Il primo paragrafo illustra il percorso economico e produttivo locale dei tre territori a partire dal processo di deindustrializzazione delle tre aree e dalle strategie messe in atto per identificare una nuova vocazione. Nel secondo paragrafo si presentano le dinamiche della coesione sociale nei tre territori di riferimento. Infine, nell’ultima sezione, dedicata ai percorsi di sviluppo locale sostenibile, si affrontano i temi del consumo di suolo e della rigenerazione urbana.
Pagine | 91 - 104
DOI | 10.1401/9788815374240/c7
Capitolo settimo

Alla ricerca di nuove strategie locali: l’esperienza dell’Alto Milanese e del Vigevanese

Nel capitolo l’attenzione si focalizza sugli attori locali dell’Alto Milanese e del Vigevanese, indagando in particolare quali costituiscono legami ponte verso ambiti produttivi, sociali e istituzionali differenti. Saranno quindi indagate le dimensioni della coesione sviluppate nel terzo capitolo, con particolare attenzione all’identità locale, la condivisione di una visione comune del territorio e la capacità di fare rete. L’analisi delle strategie e delle modalità di governance messe in atto dagli attori sarà a conclusione del capitolo.
Pagine | 105 - 125
DOI | 10.1401/9788815374240/c8
Capitolo ottavo

Dalla calzatura alla macchina: sistemi di imprese e sviluppo territoriale nel Vigevanese

Il territorio vigevanese ospita due specializzazioni produttive in qualche modo contigue, ma caratterizzate da dinamiche differenti e da percorsi che divergono non solo per l’andamento dei risultati economici (in declino da un lato e in crescita dall’altro), ma anche per le scelte strategiche e quindi per il posizionamento sul mercato. Nel capitolo viene delinato come sul territorio siano attive imprese eccellenti, competenze specializzate e abilità sempre più rare e come siano in gioco capacità di innovazione che hanno reso le aziende protagoniste su mercati globali altamente competitivi. Quello che viene descritto è dunque un territorio in bilico: un territorio che ha raccolto dal suo passato un’eredità ancora di grande valore, ma che ha bisogno di una progettazione consapevole per evitare che il tempo disperda queste risorse nell’incapacità di progettare gli strumenti per riprodurle.
Pagine | 127 - 144
DOI | 10.1401/9788815374240/c9
Capitolo nono

Il ruolo della sostenibilità nella transizione post-industriale: il caso del Nord Milano

Il capitolo propone una lettura socio-economica, territoriale e culturale dei processi di sviluppo nel Nord Milano e del modo in cui essi rispondano alle sfide della transizione nella fase post-industriale. Nello specifico il capitolo pone attenzione al quadro complessivo che caratterizza il territorio, con l’obiettivo di cogliere i percorsi di sviluppo intrapresi negli ultimi decenni e gli scenari più promettenti sul fronte dell’innovazione e della nuova imprenditorialità. I processi in atto vengono interpretati con attenzione al più ampio quadro degli strumenti e della programmazione socio-economica e territoriale attualmente in vigore a livello comunale e metropolitano.
Pagine | 145 - 160
DOI | 10.1401/9788815374240/a1

Appendice metodologica

Dal punto di vista metodologico si è scelto di delimitare i confini dei territori metropolitani a quelli delle zone omogenee della città metropolitana, nei casi del Nord Milano e dell’Alto Milanese, e al Sistema Locale del Lavoro (Sll), nel caso del Vigevanese. Vigevano, infatti, funzionalmente fa parte dell’area metropolitana milanese, pur non ricadendo amministrativamente all’interno dei confini della città metropolitana. In base alla classificazione Snai, Vigevano, a sua volta, è un polo di attrattività intercomunale. Per tali ragioni, è stato considerato un territorio più ampio definito dagli spostamenti casa/lavoro, ovvero il Sll di Vigevano, che rappresenta il territorio dove la popolazione «esercita la maggior parte delle relazioni sociali ed economiche, una proxy delle relazioni esistenti sul territorio» [1] . Per l’analisi secondaria sono stati raccolti e analizzati una molteplicità di dati aperti e informazioni provenienti da diverse fonti afferenti al Sistema Statistico...
Pagine | 161 - 166
DOI |

Gli autori

Alberta Andreotti, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Professoressa ordinaria di Sociologia Economica presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale. • A. Andreotti, Tra politica e mercato: i componenti dei consigli di amministrazione delle società a partecipazione pubblica a Milano, in «Stato e mercato», 2, 2018, pp. 225-264. • A. Andreotti (a cura di), Governare Milano nel nuovo millennio, Bologna, Il Mulino, 2019. • A. Andreotti, P. Le Galès e J.F. Moreno Fuentes, The Challenge of Researching «Partial Exit» and «Rootedness» among Upper-Middle Classes in European Cities, in «Urban Geography», 2019, pp. 627-644. Simone Caiello, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale. • D. Benassi, S. Caiello, M. Colleoni, L. Daconto, I. Donadoni e A. Pendezzini, Nuove forme di povertà e marginalità sociale in provincia di Bergamo, Bergamo, Fondazione Istituti Educativi di Bergamo, 2021. • S. Caiello e L....
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