L'universo in italiano
La lingua degli scritti copernicani di Galileo

Celebrato come esempio inarrivabile nella storia universale della scienza, nel mondo degli studi linguistici Galileo è anche considerato il capostipite dell’italiano scientifico pienamente maturo. Molti aspetti della sua lingua, però, non sono stati ancora indagati e quasi tutti i giudizi ammirati sulla prosa del grande scienziato non sono sorretti da un’analisi puntuale e sistematica delle forme, delle parole e delle strutture che convergono a definirla. Questo libro intende contribuire a colmare tale lacuna, approfondendo alcuni aspetti della lingua e dello stile dei cosiddetti "scritti copernicani" di Galileo, che hanno svolto un ruolo cruciale nella elaborazione del suo pensiero. Dopo aver analizzato nel dettaglio la lingua della "Lettera a Benedetto Castelli" del 21 dicembre 1613, l’autore si sofferma su diversi aspetti della sintassi e della testualità della "Lettera a Cristina di Lorena", per proporre infine un’interpretazione inedita delle cosiddette "Considerazioni circa l’opinione copernicana".

insegna Linguistica italiana nell’Università di Siena ed è attualmente distaccato presso l’Accademia dei Lincei per un progetto di ricerca sulla lingua di Galileo. Con il Mulino ha pubblicato "Nuovi lineamenti di grammatica storica dell’italiano" (2007), "Bravo!" (2016) e "La Quarta Corona. Pietro Bembo e la codificazione dell’italiano scritto" (2017).

Leggi il libro Indice del Volume
Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2022
Isbn edizione digitale: 9788815371140
DOI: 10.978.8815/371140

Pubblicazione a stampa: 2022
Isbn edizione a stampa: 9788815298515
Collana: Studi e Ricerche
Pagine: 146

  • Trova nel catalogo di Worldcat