Filosofia greca e identità dell'Occidente
Le avventure di una tradizione

Per caratterizzare l’identità dell’Occidente si è soliti chiamare in causa tradizioni diverse: la democrazia greca, il diritto romano, il cristianesimo, la rivoluzione scientifica e così via. A volte si evocano anche la filosofia e la scienza greca, un’idea caratteristica non soltanto di filosofi come Husserl, Heidegger o Popper, ma anche di scrittori come Jorge Luis Borges. Studioso da sempre attento al tema dell’incontro e del contatto fra culture, l’autore scruta oltre duemila anni di storia del pensiero per mettere in dubbio che la Grecia sia sempre stata considerata terra di origine della filosofia e che quest’ultima sia una sua esclusività, fatta poi propria dall’Europa e dall’Occidente come segno identitario. Si tratta piuttosto di una costruzione storica, dell’«invenzione di una tradizione». L’identità europea è infatti l’esito di una vicenda complessa, è un’identità plurima in continuo movimento, tutt’altro che monolitica e uniforme. E forse proprio questa è la sua peculiarità, forse anche il suo pregio.

ha insegnato Storia della filosofia antica nell’Università di Torino e alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Con il Mulino ha pubblicato "Perché leggere i classici" (2011); "I filosofi in Grecia e a Roma" (2013); "I moderni e la politica degli antichi" (2018) e "Sette ragioni per amare la filosofia" (2019).

Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2022
Isbn edizione digitale: 9788815370471
DOI: 10.978.8815/370471

Pubblicazione a stampa: 2022
Isbn edizione a stampa: 9788815295149
Collana: Collezione di testi e di studi
Pagine: 800

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