La nazione populista
Il Mezzogiorno e i Borboni dal 1848 all'Unità

La storia del Mezzogiorno preunitario è marcata nel profondo dal conflitto tra forze progressiste e reazionarie. Il 1848, che segna in tutta Europa un momento di evoluzione liberale, vede anche qui la concessione da parte di Ferdinando II di una blanda costituzione. Già nel 1849-50 però, con il ritorno all’ordine, una mobilitazione legittimista si rivolge al re con petizioni che chiedono l’abolizione della costituzione e il ripristino della monarchia assoluta. Questo episodio, rilevante ma poco conosciuto, è quanto viene qui ricostruito e analizzato. Fu iniziativa spontanea o guidata dall’alto? Chi e quanti erano coloro che la animarono nei vari territori del Regno? Quali i moventi? Dallo studio dei documenti l’autore trae un persuasivo identikit di questa che fu una mobilitazione di massa di dimensione ingente e il ritratto di una monarchia che nei suoi ultimi anni si fondò sul rapporto diretto di stampo populista fra il sovrano e i sudditi.

insegna Storia delle istituzioni politiche nell’Università Federico II di Napoli. Con il Mulino ha pubblicato "Amministrazione e classi sociali nel Lombardo-Veneto 1814-1848" (1983), "Gli Stati italiani prima dell’Unità" (nuova ed. 2011) e "Racconti di confine nel Mezzogiorno del Settecento" (2016).

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Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2021
Isbn edizione digitale: 9788815367167
DOI: 10.978.8815/367167

Pubblicazione a stampa: 2021
Isbn edizione a stampa: 9788815292735
Collana: Studi e Ricerche
Pagine: 272

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