La filosofia delle lacrime
Il pianto nella cultura francese da Cartesio a Sade

Secolo cruciale per la formazione del soggetto moderno, il "lungo" Settecento francese fu un’epoca segnata dallo sviluppo di un nuovo codice estetico ed etico incentrato sull’esasperazione dell’emozione e su un uso iperbolico del pianto, quale garanzia della sincerità del sentimento provato. Proprio la lacrima, sospesa tra l’immediatezza naturale e l’artificio culturale, è un ottimo banco di prova per indagare le relazioni enigmatiche che legano la dimensione fisiologica e quella psicologica, il "fisico" e il "morale". Sulla scorta delle opere dei grandi pensatori dell’epoca – da Cartesio a Sade, Diderot e Rousseau – l’autore fa emergere l’altra faccia di un secolo che fu detto "della ragione", ma che in realtà avvertì sempre l’impossibilità di limitarsi all’elemento razionale.

è professore di Storia della filosofia presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’educazione dell’Università degli Studi di Torino. Per il Mulino ha già pubblicato "Il libro mai scritto. La morale sensitiva di Rousseau" (2013), "Sognare la politica. Soggetto e comunità nelle 'Fantasticherie' di Rousseau" (curato con L. Rustighi, 2017) e "Il fascino dell’emozione" (2019).

Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2019
Isbn edizione digitale: 9788815356185
DOI: 10.978.8815/356185

Pubblicazione a stampa: 2019
Isbn edizione a stampa: 9788815285317
Collana: Studi e Ricerche
Pagine: 416

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