I muscoli del partito
Il ruolo dei quadri intermedi nella politica atrofizzata

Che cosa fa funzionare i partiti? Che cosa consente loro di promuovere iniziative, elaborare progetti, reclutare sostenitori, costruire il consenso, intrecciare relazioni, condurre campagne elettorali? È soprattutto l’impegno dei quadri intermedi, militanti e dirigenti locali, a rendere viva l’organizzazione partitica. Sono loro i «muscoli» che fanno muovere il corpo del partito. In un contesto in cui la socialità faccia-a-faccia è sempre più soppiantata dalla pervasività della rete, e i partiti scontano una forte crisi di legittimità, i quadri intermedi, con il loro attivismo, il loro lavoro (non retribuito), e la loro innervatura nella vita associativa e rappresentativa, sono figure «positive», capaci di trasmettere senso di appartenenza e responsabilità civile nei confronti degli altri.

– ex direttore della rivista "il Mulino" – è professore ordinario di Politica comparata presso la Scuola di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e chercheur associé presso il Cevipof (Fondation Nationale des Sciences Politiques) di Parigi. Di recente ha pubblicato "Party and Democracy" (Oxford, 2017) in corso di traduzione presso il Mulino. È editorialista de "la Repubblica".

è professore associato di Scienza politica presso la Scuola di Scienze Politiche dell’Università di Bologna. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo "La spada di Vendola. Una risorsa o un problema per il centrosinistra?" (Donzelli, 20132).

Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2018
Isbn edizione digitale: 9788815339515
DOI: 10.978.8815/339515

Pubblicazione a stampa: 2018
Isbn edizione a stampa: 9788815275028
Collana: Saggi
Pagine: 152

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