Oltre il dialogo tra le Corti
Giudici, diritto straniero, comparazione

Costituzioni e trattati hanno agevolato la creazione di uno spazio culturale comune in cui le esigenze condivise dalle popolazioni, specialmente nel settore della tutela dei diritti umani, tendono ad ottenere risposte simili da parte dei legislatori e dei giudici. In particolare si è diffusa la convinzione che le corti costituzionali e quelle internazionali dialoghino fra loro al fine di sperimentare soluzioni comuni agli stessi problemi. Il libro vuole dimostrare che, mentre esiste un dialogo fra corti statali e corti di Lussemburgo, Strasburgo e la Corte interamericana dei diritti umani, altrettanto non si può affermare per i rapporti fra corti statali. Non solo. Intende anche far risaltare come sia infondata la convinzione che il dialogo sia dovunque accompagnato dal ricorso alla comparazione. In realtà, l'autore intende dimostrare come sia il cosiddetto dialogo sia il ricorso al diritto comparato rischiano di risolversi in due miti, risultando quindi l'approssimazione e l'infondatezza di alcune fra le tesi più diffuse della letteratura giuridica contemporanea.

è professore emerito di Diritto costituzionale dell'Università di Bologna. E' presidente onorario dell'Associazione internazionale di diritto costituzionale. Con il Mulino ha pubblicato "Le transizioni costituzionali" (1998) e "Guerra e costituzione" (2004).

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Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2010
Isbn edizione digitale: 9788815229625
DOI: 10.978.8815/229625

Pubblicazione a stampa: 2010
Isbn edizione a stampa: 9788815138880
Collana: Il Mulino/Ricerca
Pagine: 224

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