Il diritto all'identità personale
Interpretazione costituzionale e creatività giurisprudenziale

Secondo una definizione ormai consolidata nella più recente cultura giuridica italiana, il diritto all'identità personale è il diritto di ognuno a che la proiezione sociale della propria personalità non subisca travisamenti o distorsioni a causa della attribuzione di idee, opinioni o comportamenti differenti da quelli che l'individuo ha manifestato nella vita di relazione. Frutto degli sforzi creativi di un corposo orientamento giurisprudenziale, che inizia ad emergere nella seconda metà degli anni '70, in parte incoraggiato e in parte avversato dalla dottrina, il diritto all'identità personale si è imposto come nuovo diritto fondamentale della persona, e la sua rilevanza costituzionale è stata riconosciuta dalla stessa Corte Costituzionale. Il volume esamina l'atmosfera culturale che ha preparato il terreno all'emergere di questo nuovo diritto, il percorso giurisprudenziale che ne ha definito i confini e i contesti di applicazione, il dibattito dottrinale che ne ha vagliato il fondamento normativo, l'opportunità giuspolitica e la rilevanza costituzionale.

è dottore di ricerca in "Diritti dell'uomo" (Università di Palermo) e LL.M. in "Legal Theory" (Bruxelles). I suoi ambiti di ricerca sono l'argomentazione giuridica, il positivismo giuridico e il neocostituzionalismo, la libertà di espressione, le teorie dei diritti della personalità. E' condirettore della rivista "Diritto & Questioni Pubbliche". Attualmente lavora presso il Garante per la protezione dei dati personali.

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Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2009
Isbn edizione digitale: 9788815143754
DOI: 10.978.8815/143754

Pubblicazione a stampa: 2003
Isbn edizione a stampa: 9788815094261
Collana: Il Mulino/Ricerca
Pagine: 240

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