La guerra ineguale
Pace e violenza nel tramonto della società internazionale
La forma della guerra non è mai estranea alla convivenza internazionale, e ciò vale
in particolare per l'attuale contesto storico. Che sia in atto una crisi delle regole
della guerra basterebbe a provarlo la mancanza di consenso nella comunità internazionale
su chi abbia diritto di impiegare o almeno autorizzare l'uso della forza, la
marginalizzazione subita dalle Nazioni Unite in occasione delle ultime guerre contro la
Jugoslavia e l'Iraq, la diffusione di pratiche lesive dei tradizionali diritti dei non
combattenti e dei prigionieri. Ma, dietro queste correnti di disgregazione, quella che
va scomparendo è la distinzione stessa tra pace e guerra, cioè la condizione minima
perché possa esserci ordine nella vita internazionale. Il libro esamina questa doppia
crisi della forma della guerra e della forma della convivenza internazionale, dapprima
chiedendosi in che cosa e a quali condizioni la violenza possa essere limitata; in
secondo luogo, ricostruendo l'ascesa e il declino della soluzione moderna e del suo
protagonista, lo stato; infine osservando come questo declino, che ha già segnato
l'esperienza storica di tutto il Novecento, si compia oggi definitivamente nel contesto
della guerra ineguale.