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Nuove edizioni digitali online / 23 settembre

23 settembre 2015

Sono online due nuovi titoli tratti dalle collane di ricerca del Mulino. Si tratta del volume di A. Majocchi sulle prospettive di crescita dell'Europa, e del volume curato da B. Caruso G. Fontana su lavoro e diritti sociali nella crisi europea.

  • Alberto Majocchi, Un piano per l'Europa. Sviluppo sostenibile e occupazione
    L’Europa non è ancora uscita dalla crisi e le prospettive di crescita restano modeste. Dopo le elezioni europee del maggio 2014 è emersa prepotente la necessità di andare oltre il consolidamento fiscale e di avviare un piano di sviluppo, anche per ricreare la fiducia sui mercati e favorire il rientro fiscale richiesto dal “fiscal compact”. Oggi sembrano esserci tutte le condizioni per promuovere una politica di rilancio: bassa inflazione, ampia disponibilità di manodopera, disavanzo pubblico in diminuzione, surplus delle partite correnti in crescita, tassi di interesse prossimi a zero e abbondante liquidità. Il presidente della Commissione Juncker ha avanzato la proposta di un piano triennale di investimenti per 300 miliardi di euro. Il libro vuole esaminare le condizioni che devono essere soddisfatte per realizzare un piano per l’Europa: in primo luogo, i caratteri di una politica espansiva europea che deve proporsi l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile, attraverso la produzione di beni pubblici europei (educazione superiore, ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, mobilità sostenibile, energie rinnovabili, conservazione di beni naturali e culturali), il cui finanziamento non può affidarsi unicamente al ricorso al mercato, ma deve fondarsi anche su risorse proprie attribuite al bilancio europeo; e le conseguenze istituzionali che ne conseguono fino alla realizzazione di un’Unione fiscale e, in prospettiva, di un’Unione politica.

  • Bruno Caruso, Giorgio Fontana (a cura di), Lavoro e diritti sociali nella crisi europea. Un confronto fra costituzionalisti e giuslavoristi
    Il volume nasce da una riflessione comune di giuslavoristi e costituzionalisti sulla costituzionalizzazione dei diritti sociali nell’Unione europea e sulla loro attuale sostenibilità. Con la crisi dei debiti sovrani e le contromisure adottate, l’esigibilità dei diritti sociali – per propria natura “finanziariamente condizionati” – e la loro collocazione nel quadro costituzionale multilivello sono messe in discussione. Dal punto di vista dei costituzionalisti, grande è l’incertezza sulla tenuta dei diritti e forte la necessità di ripensare il rapporto fra diritti sociali e “sostenibilità economica”, a partire da una visione solidarista e post-liberista che definisca un nuovo orizzonte comune dei popoli europei. Per i giuslavoristi, invece, il nodo cruciale sta nell’azione riequilibratrice diseguale a cui sono stati sottoposti i sistemi nazionali, in un contesto in cui il rapporto fra diritti e mercato assume caratteri controversi e sembra dover essere complessivamente ridefinito. In tale prospettiva sono gli stessi giuslavoristi a chiedersi se il bilanciamento e il principio di proporzionalità possano costituire le vie per ripensare il tradizionale paradigma garantista del diritto del lavoro. Qualunque sia la risposta regolativa, è tempo di collocare la riscrittura delle regole, dei diritti del lavoro e dei doveri di solidarietà all’interno di una teoria della giustizia sociale post-acquisitiva e post-distributiva.

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