L’umorismo letterario
Una lunga storia europea (secoli XIV-XX)

Vibrazioni e digressioni; incertezze, trivialities e sobbalzi: l’umorista privilegia il discontinuo e l’improvviso rispetto alla linearità delle narrazioni convenzionali. Impregnata degli umori più individuali, questa tradizione letteraria esibisce un soggetto mutevole, che si muove in modo ambivalente tra le convenzioni sociali e la sua propria, costitutiva, mortalità. Mentre il mondo occidentale organizza gli apparati di controllo dei corpi e dei desideri, la letteratura umorista rivendica, e realizza, un’estetica della comunicazione diretta, ma basata sull’ambiguità e il relativismo. Da Petrarca a Montaigne, da Cervantes a Sterne, insieme a Cartesio, Locke e Hegel, e ripercorrendo il sistema della conversazione mondana dalla tradizione retorica antica fino al giornalismo settecentesco, il libro propone un viaggio attraverso il ricco panorama dell’umorismo letterario europeo dal tardo Medioevo ai nostri anni.

insegna Letteratura italiana all’Università “Federico II” di Napoli. Tra i suoi libri più recenti: La cleptomane derubata. Psicoanalisi, letteratura e storia culturale tra Otto e Novecento (Trento 2012); Ciò che ritorna. Gli effetti della guerra nella letteratura italiana del Novecento (Firenze 2014). Per Carocci editore ha curato La satira in versi. Storia di un genere letterario europeo (2015).

Editore: Carocci

Pubblicazione online: 2021
Isbn edizione digitale: 9788829005680
DOI: 10.978.8829/005680

Pubblicazione a stampa: 2016
Isbn edizione a stampa: 9788843081929
Collana: Frecce
Pagine: 352

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