Federico Batini (a cura di)
La lettura ad alta voce condivisa
DOI: 10.1401/9788815410238/p1

Prefazione

Gli ultimi anni sono stati, anche in modo inaspettato, decisamente impegnativi per il sistema scolastico italiano e internazionale.
La grande sfida posta dalla pandemia ha mobilitato l’intero pianeta portando alla luce esperienze in campo educativo positive e negative: esempi di grande innovazione didattica, ma anche seri problemi rispetto alla necessità di supportare il benessere e lo sviluppo fisico, psicologico, cognitivo e sociale di alunne e alunni in maniera equa ed inclusiva.
Scuole di ogni ordine e grado si sono trovate, e si trovano oggi, di fronte alla necessità di recuperare le perdite di apprendimento e fare tesoro dell’esperienza vissuta per diventare più capaci nell’affrontare il presente e prepararsi, con intelligenza collettiva e responsabilità condivisa, alle sfide di un futuro che vorremmo tutti e tutte, immaginare possibile e non solamente probabile.
In questo contesto, come largamente evidenziato a livello europeo, la ricerca in campo educativo ha un valore fondamentale: come strumento di valutazione degli interventi attuati sul territorio e, più in generale, di orientamento delle policy in campo formativo. Tuttavia recenti studi e analisi a livello internazionale confermano la mancanza di dati robusti sull’impatto degli interventi e sottolineano la necessità di investire maggiori risorse in ricerca specializzata. Fondamentale sembra, ancor di più, diffonderne con efficaci strumenti divulgativi gli esiti e le evidenze sperimentali e scientifiche.
È in questo contesto che la Fondazione per la Scuola ha deciso di dotarsi di una Unità di Ricerca a supporto delle proprie attività. Un investimento a lungo pensato e fortemente sostenuto dallo stesso presidente della Compa{p. 8}gnia di San Paolo, Francesco Profumo, con l’obiettivo di poter fornire un contributo rilevante rispetto alle azioni di apprendimento formale, non formale e informale, oggi in modo sempre più evidente intrecciate in un unicum, e valutare in maniera rigorosa gli interventi attuati sul territorio, anche in un’ottica di miglioramento continuo e scalabilità sostenibile delle buone prassi. In quest’ottica, l’Unità di Ricerca assume un duplice ruolo, come struttura da un lato orientata a individuare e condurre progetti di ricerca applicata in campo educativo e formativo; dall’altro volta a valutare gli interventi di pedagogia sperimentale attuati dalla stessa Fondazione per la Scuola attraverso l’utilizzo di metodologie di ricerca di tipo quantitativo e qualitativo più o meno complesse e strutturate a seconda degli obiettivi conoscitivi e le ipotesi di ricerca.
Un primo intervento in questa direzione è la pubblicazione del libro La lettura ad alta voce condivisa.
È un tema importante per la Fondazione che dal 2020 sostiene il progetto e la sua espansione sul territorio piemontese: un nuovo modello di utilizzo della lettura come strumento di piacere e di opportunità per lo sviluppo, precoce, delle aree cognitive, emotive e relazionali a partire dai bambini e dalle bambine degli asili nido sino al mondo della terza e quarta età.
L’impegno sistematico e competente, oltre che appassionato e rigoroso del prof. Federico Batini e del suo gruppo di ricerca, hanno fornito alla Fondazione per la Scuola importanti elementi per poter pubblicare in un saggio gli ultimi approfondimenti scientifici e le meta-riflessioni relative all’applicazione di questa metodologia.
Una «storia» da raccontare e da ascoltare.
Insieme.
Giulia Guglielmini