Critica della ragione progettuale

Da secoli i filosofi considerano l'architettura una forma privilegiata di presenza, ovvero di materializzazione di un'idea: l'"ultima fortezza della metafisica", secondo la definizione che ne diede Jacques Derrida. Ma il lavoro degli architetti è anche pratica concreta, fatta di abilità ecniche, esperienza strategica, affabulazione, invenzione e conoscenza delle procedure. In questo libro due architetti e tre filosofi discutono sulle forme con cui i progetti di architettura possono avere efficacia sul mondo. Dal confronto emerge una ragione progettuale che riconosce la consistenza contingente dei propri fini, nonché la natura ibrida, al tempo stesso tecnica e sociale, dei propri mezzi.

– architetto – insegna Composizione architettonica e urbana al Politecnico di Torino. Tra i suoi libri: "La soglia dell'arte" (Ed. Seb27, 2009), "Teoria del progetto architettonico" (con G. Durbiano, Carocci, 2017) e "The Story of a Section" (con altri, 2022).

– architetto – insegna Composizione architettonica e urbana al Politecnico di Torino. Tra i suoi libri: "Etiche dell'intenzione" (Marinotti, 2014) e "I Nuovi Maestri. Architetti tra politica e cultura nel dopoguerra" (Marsilio, 2020).

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Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2023
Isbn edizione digitale: 9788815374370
DOI: 10.978.8815/374370

Pubblicazione a stampa: 2023
Isbn edizione a stampa: 9788815383020
Collana: Saggi
Pagine: 184

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