Ludovico Albert, Daniele Marini (a cura di)
La valutazione dell'esperienza duale nell'istruzione e formazione professionale
DOI: 10.1401/9788815371225/c5
– assicurare un’ampia offerta di corsi anche brevi articolata su base territoriale in modo da cogliere i fabbisogni sia di competenze trasversali, presenti ovunque, sia distintivi dei sistemi economici locali; devono essere interventi attivabili in tempi brevi e facilmente adattabili, sulla base delle richieste provenienti dalle imprese che intendono
{p. 161}assumere e per far fronte alle situazioni di crisi aziendale che dovessero generarsi;
– costituire un sistema «a rete» di Academy specializzate nella formazione riferita a un dato ambito o filiera (sistemi di mobilità, tessile abbigliamento moda, agroalimentare, logistica, ...), basate sui territori in cui la filiera è prevalente, secondo una logica di tipo distrettuale. Le Academy sono deputate in primo luogo al reskilling e all’upskilling degli occupati e alla formazione di disoccupati in vista del loro inserimento diretto nelle aziende della filiera. Le Academy si correlano, quale elemento rilevante per lo sviluppo delle competenze professionali delle persone, con le politiche regionali di sostegno alla ricerca, innovazione e competitività, e per l’internazionalizzazione delle imprese, a partire dalla rinnovata Strategia S3 regionale (Smart Specialization Strategy);
– contribuire ad assicurare pari opportunità di accesso alle occasioni educative per le categorie svantaggiate, ivi compresi i disoccupati di lunga durata, operando con misure, preferibilmente dedicate, concepite e realizzate in forma coordinata con le politiche contigue per favorirne l’inclusione sociale e lavorativa compatibilmente con i profili di occupabilità di ciascuno.
Gli alti tassi di disoccupazione giovanile, coesistenti con le difficoltà che le imprese più dinamiche incontrano nel reperire personale con le competenze necessarie, richiedono altresì la messa in atto di misure efficaci per ridurre il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, secondo le seguenti linee:
1. rafforzare le politiche di orientamento verso i percorsi dell’istruzione secondaria e superiore e della formazione professionale, con particolare riferimento alle discipline scientifiche e tecniche (STEM), contrastando i persistenti stereotipi di genere e di canale formativo;
2. sviluppare a tutti i livelli la formazione duale – e in particolare il canale dell’apprendistato – con un forte coinvolgimento delle imprese con capacità formativa;
3. indirizzare i percorsi ordinamentali (IeFP, IFTS e ITS) verso i fabbisogni di competenze strutturali di medio periodo {p. 162}delle diverse filiere produttive e dei servizi, eventualmente anche in raccordo con le Academy e riservando alle altre tipologie di percorso l’adeguamento delle competenze ai fabbisogni immediati del mercato del lavoro.
L’insieme delle opportunità formative e di accompagnamento promosse dal sistema regionale deve diventare strumento conosciuto e a disposizione degli operatori dei centri per l’impiego e dei servizi al lavoro accreditati, rappresentando patrimonio comune e componente importante delle politiche attive del lavoro, da proporre alle persone alla ricerca di impiego per accrescerne l’occupabilità.
Orientamento e formazione, in questo modo, si integrano con le politiche del lavoro a partire dalle caratteristiche della persona e concorrono a superare il carattere meramente assistenziale e poco efficace delle politiche passive per la risoluzione del problema della disoccupazione.
La Regione Piemonte, per rendere sempre più concreta questa vision organica e sistemica delle politiche formative e del lavoro può partire da una rete consolidata e storica di agenzie formative, che sarà accompagnata, attraverso idonee azioni di sistema (formazione dei formatori e degli altri operatori, adeguamento di strutture e dotazioni tecnologiche) nel consolidamento delle proprie caratteristiche di eccellenza e nell’indispensabile evoluzione, in una prospettiva di specializzazione (settoriale, territoriale), federazione (interna o esterna al settore) e diversificazione.