Ludovico Albert, Daniele Marini (a cura di)
La valutazione dell'esperienza duale nell'istruzione e formazione professionale
DOI: 10.1401/9788815371225/c2
Un altro aspetto qualificante è legato alla capacità di «complementare» quanto appena richiamato con un forte
{p. 111}investimento sull’apprendistato di primo livello (duale o formativo), da rilanciare anche grazie a interventi finalizzati a ridurre le incombenze burocratiche che rappresentano oggi il più significativo ostacolo per le imprese. Per la diffusione dell’apprendistato formativo e più in generale per lo sviluppo della filiera duale la grande sfida si gioca oggi sul ruolo formativo assegnato direttamente alle aziende. Per questo occorrerà superare schemi consolidati e prospettare per gli attori delle politiche del lavoro nuove modalità di partecipazione al processo formativo – a partire dalle esperienze di Academy costituite tra imprese e organismi di formazione – intervenendo laddove necessario anche a livello normativo con accordi in Conferenza Stato-Regioni.
E non a caso il PNRR destina 600 milioni di euro (Investimento 1.4) [6]
per cinque anni proprio al rafforzamento del sistema duale e dell’istituto dell’apprendistato. Se poi a queste risorse (pari a 120 milioni di euro/anno) si sommano quelle stanziate per via ordinaria dal MLPS (circa 125 milioni di euro/anno per i percorsi di IeFP in duale, cui si aggiungano ulteriori risorse per decontribuzioni per i centri di eccellenza, per i tutor aziendali, per il placement) e quelle messe in campo dalle regioni a valere sul Fondo sociale europeo (FSE), la dotazione complessiva a disposizione potrebbe raddoppiare anche il numero di giovani formati.{p. 112}
Un’opportunità storica che non può essere persa, una priorità da cui far discendere scelte politiche chiare e mirate, di ampio respiro ma al contempo guidate, accompagnate e valutate con obiettivi concreti e misurabili.
Note
[6] PNRR, Investimento 1.4, Sistema Duale: «Il progetto, che dispone di un ammontare complessivo di 600 milioni di euro, ha l’obiettivo di rafforzare il sistema duale, al fine di rendere i sistemi di istruzione e formazione più in linea con i fabbisogni del mercato del lavoro, nonché di promuovere l’occupabilità dei giovani e l’acquisizione di nuove competenze (approccio learning on-the-job), soprattutto nelle aree più marginali e periferiche. Questo intervento, promosso nel più ampio contesto del Piano Nazionale Nuove Competenze, mira a favorire l’introduzione e lo sviluppo di corsi di formazione che rispondano alle esigenze delle imprese e del tessuto produttivo locale, riducendo così il mismatch tra le competenze richieste dal mercato del lavoro e i programmi formativi del sistema di istruzione e formazione. Le risorse saranno erogate dalle regioni, principalmente sulla base del numero degli studenti iscritti nei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale, rilevato dall’Inapp sulla scorta del monitoraggio effettuato dalle Regioni e Province Autonome, in linea di continuità con quanto viene annualmente ripartito in base a norme di legge per le formazioni professionali».