Ludovico Albert, Daniele Marini (a cura di)
La valutazione dell'esperienza duale nell'istruzione e formazione professionale
DOI: 10.1401/9788815371225/c1
Le interviste di test sono state realizzate fra il 4 e il 30
{p. 86}aprile 2020, mentre quelle della ricerca nazionale nel periodo 20 novembre-29 dicembre 2020, e sono state condotte da Edoardo Cian, Diego Fea, Giulia Marini, Silvia Marini, Elena Zennaro.
Tab. 3. Distribuzione territoriale degli enti intervistati
Area
Ente
Area
Ente
Nord-ovest
Centro
Piemonte
CIOFS-FP Istituto S. Teresa
ENGIM Torino
Fondazione Piazza dei Mestieri
Toscana
Soc. Coop. Aforisma
Marche
Scuola Centrale Formazione
Lazio
CNOS-FAP
ENGIM
Lombardia
IAL CISL
ENAIP
ENAC-CFP Canossa
Liguria
ECIPA
Nord-est
Sud e Isole
Friuli Venezia Giulia
IAL CISL
Abruzzo
CNOS-FAP
Veneto
ENAIP
DIEFFE
CNOS-FAP
Molise
Consorzio Scuola Lavoro
Campania
Consorzio Scuola Lavoro-EITD
Puglia
CIOFS-FP
Emilia-Romagna
CNOS-FAP
ENGIM
Calabria
CIOFS-FP
Sicilia
ENDO-FAP Don Orione
Trentino-Alto Adige
ENAIP
 
 
 
 
I testimoni privilegiati intervistati, cui va il nostro ringraziamento per la disponibilità, sono stati: Alina Alasio, Grazia Ambrosino, Barbara Banchero, Roberta Callegaro, Luca Calligaro, Samuele Calzari, Massimo Cascina, Arnaldo Colombo, Gabriele De Simone, Angela Elicio, Luca Finelli, Rina Giorgetti, Federico Gozzi, Giuseppe Longhi, Immacolata Milizia, Marco Muzzarelli, Sante Pessot, Cristiana Poggio, Ilaria Poggio, Marika Polidori, Roberto Sanseverino, Patrizia Santella, Marco Tarisciotti, Fabrizio Tosti, Chiara Volani.
Il rapporto di ricerca è stato realizzato da Daniele Marini.

8. Traccia dell’intervista

Analisi dell’organizzazione

 
Il motivo della sperimentazione
– Quali sono le principali motivazioni che vi hanno spinto a aderire alla cosiddetta sperimentazione Bobba (didattiche, formative, rapporti con le imprese, economiche, ...)?
– Le idee e le sperimentazioni sono nate da una riflessione interna al corpo docente (input interno), da suggestioni/stimoli esterni (ad es. rapporti con le imprese, la possibilità di ottenere fonti di finanziamento: input esterno)?
– Se hanno pesato sia input interni che esterni, quale dei due ha avuto un maggior rilievo?
 
L’esperienza (o le esperienze) realizzate a fronte delle sollecitazioni del sistema duale
– Raccontare qual è (o sono) le esperienze didattiche legate al duale ritenute innovative, in cosa consistono.
 
Aspetti organizzativi iniziali
– L’ente ha ridefinito ruoli, procedure, progettazione e programmazione formativa per affrontare la novità del duale (se sì, in che modo; se no, perché)?
 
Aziende
– Quali sono le tipologie di aziende con cui ha avviato la collaborazione (settore, dimensione...)?
– Può raccontare le modalità di costruzione della partnership con l’impresa? In che modo è stato avviato il contatto, attraverso quali canali?
– C’è stata una condivisione di obiettivi formativi e di valori educativi con l’azienda?
– Come hanno modificato le loro procedure organizzative in modo da far diventare l’impresa anche un «luogo formativo»?
– Come le imprese hanno affrontato l’idea di avere dei minori in contesto lavorativo?
– C’è la presenza di un tutor aziendale? È stata realizzata un’attività di formazione o di engagement nei suoi confronti?
– Le aziende hanno utilizzato contributi dell’Anpal (Agenzia nazionale politiche attive del lavoro) per la formazione del tutor aziendale?
– Eventuali aspetti ulteriori (positivi e/o problematici) rilevati.
 
Corpo docente
– È avvenuta una modalità di coinvolgimento del corpo docente in vista della sperimentazione (se sì, in che modo; se no, perché)?
– Il corpo docente coinvolto nella sperimentazione è stato solo interno o anche con professionisti esterni?
– Com’è avvenuta la modalità di costruzione dei piani didattici e formativi?
– In che modo e con quali criteri è stato individuato il tutor formativo?
– Eventuali aspetti ulteriori (positivi e/o problematici) rilevati.
 
Istituzioni (Regioni)
– Le istituzioni (Regioni) hanno ripensato la regolazione della IeFP in modo da facilitare e promuovere i percorsi duali (se sì, in che modo; se no, perché)?{p. 89}
Gestione dell’esperienza duale
– L’organizzazione dell’attività: rilevare le eventuali difficoltà organizzative e burocratiche; le problematiche con gli enti pubblici per la progettazione dei percorsi, ...
– Sono state realizzate attività di monitoraggio durante l’esperienza (se sì, quali; se no, perché)?
Valutazione degli studenti
– Viene svolta un’attività preliminare di orientamento, di selezione con colloqui individuali e/o familiari con gli studenti per la creazione delle classi che sperimentano il duale? Utilizzate dei criteri per la formazione delle classi per il duale (se sì, quali; se no, perché)?
– In generale, gli studenti come hanno vissuto l’esperienza formativa duale? Quali sono gli aspetti positivi e/o negativi che avete riscontrato in loro?
Valutare gli studenti
– L’azienda è stata supportata per la valutazione delle competenze degli studenti?
– Qual è il peso e il valore assegnato alla valutazione dell’azienda nella valutazione finale del corpo docente? Oppure, c’è stata anche una valutazione congiunta?
  

Le proiezioni future. Identità e struttura degli enti

 
L’esperienza del duale in che misura ha modificato:
 
L’organizzazione e i processi dell’ente, ad esempio:
– Nel reclutamento e/o formazione delle figure professionali necessarie alla realizzazione del duale.
– Nella creazione/rafforzamento di strumenti di rilevazione e previsione dei fabbisogni professionali del sistema produttivo.
– Nelle attività di orientamento rivolte ai giovani e alle famiglie.
– Nelle strategie di comunicazione verso l’utenza e verso gli stakeholder.{p. 90}
Il rapporto dell’ente col territorio
– Nella creazione di una governance del sistema della formazione a livello territoriale, sviluppando reti di relazione con altri soggetti (istituzionali, imprenditoriali ecc.).
L’identità e le finalità dell’ente
– Gli enti possono pensarsi non solo come soggetto formativo, ma anche come «agenzia del lavoro» (orientamento, accompagnamento e collocamento)?
– Ritiene che l’offerta formativa dell’ente nella forma duale si debba aprire anche ad altre fasce di popolazione come i giovani post-diploma, lavoratori adulti, disoccupati, ...?
Istituzioni e policy
– State utilizzando altri strumenti/iniziative in modo complementare (ad es. assegno di collocamento per seguire i giovani dopo l’uscita dai percorsi, utilizzo fondi privati, ...) per dare maggiore efficacia all’azione di inserimento lavorativo?
– Vi sono situazioni problematiche (sotto il profilo burocratico/normativo) che trovate nell’azione di inserimento lavorativo, nel rapporto con le aziende? Quali sono?
– Ci sono delle procedure burocratiche delle istituzioni regionali che andrebbero migliorate, semplificate per l’azione degli enti?
– Quali azioni (ad es. assegno di collocamento per seguire i giovani dopo l’uscita dai percorsi, ...) si dovrebbero intraprendere per spingere le istituzioni nazionali e regionali a fornire un assetto normativo, di risorse e di regolazione territoriale che favorisca la diffusione del duale?
– Tutte le innovazioni richiedono investimenti (di tempo e di risorse) ingenti. Come mettere a disposizione il patrimonio di elaborazione progettuale e di didattica formativa per far crescere tutto il sistema della IeFP (ad es. una piattaforma comune dove si condividono contatti, relazioni ed esperienze fra enti, fra singoli centri, ...)?
Note