Libera scelta e libera condizione
Un punto di vista femminista su libertà e diritto

L’argomento della libera scelta – utilizzato dalla retorica neoliberale e non solo – è "il grande imbroglio" che le autrici si propongono di smontare, mostrando come scegliere liberamente spesso giustifichi opzioni contrarie agli interessi delle persone, lesive della loro dignità e limitanti per le loro possibilità future, in nome della loro stessa libertà. Assumendo un punto di vista femminista, ma proponendo considerazioni che aspirano ad essere universalizzabili, il volume suggerisce di problematizzare i caratteri della libera scelta spostando poi l’attenzione sulla libera condizione della persona. In questa diversa prospettiva, assumono rilevanza presupposti sostanziali e requisiti formali che devono esistere affinché una manifestazione di volontà possa essere considerata libera: il diritto e le istituzioni si riprendono così un ruolo chiave nel sostegno di una condizione di libertà nei confronti di tutti i suoi antagonisti, pubblici e privati.

insegna Filosofia e politica del diritto e Teorie dei diritti fondamentali presso la Facoltà di Scienze politiche, economiche e sociali dell’Università degli Studi di Milano. Per il Mulino ha pubblicato "Breve storia dei diritti umani. Dai diritti dell’uomo ai diritti delle donne" (2013) e curato (con C. Faralli e T. Pitch) il volume di L. Gianformaggio "Eguaglianza, donne e diritti" (2005).

insegna Filosofia del diritto e Sociologia del diritto presso il Dipartimento di Giurisprudenza nell’Università degli Studi di Ferrara. Tra i suoi lavori ricordiamo "Intellettuali e diritto nel mondo arabo contemporaneo. Potere, religione, società" (Carocci, 2020) e "Il diritto neoliberale" (Jovene, 2020).

Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2020
Isbn edizione digitale: 9788815363121
DOI: 10.978.8815/363121

Pubblicazione a stampa: 2020
Isbn edizione a stampa: 9788815286482
Collana: Studi e Ricerche
Pagine: 136

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