Una Unione divisiva
Una prospettiva centro-periferia della crisi europea

Originariamente concepito per promuovere la convergenza e l’armonizzazione tra e all’interno dei paesi, il progetto europeo appare oggi molto lontano da quegli obiettivi. Dopo decenni di integrazione economica e di allargamenti, vent’anni di integrazione monetaria, e una lunga crisi economica e finanziaria, sono aumentate le divergenze: i paesi e le regioni più deboli sono rimasti indietro, le disuguaglianze economiche e sociali sono in aumento in tutti gli Stati membri. In particolare sono emerse due periferie, una a sud e una a est, che condividono un tratto comune: la fragilità e la dipendenza nei confronti della Germania. Cercando di capire «cosa è andato così storto», il libro traccia le possibili vie di uscita dall’attuale stallo indicando, soprattutto, la necessità di un ribilanciamento degli squilibri strutturali che stanno mettendo l’Europa a dura prova.

è professore di Economia nell’Università di Foggia.

(1940-2018) è stato professore di Politica economica nell’Università di Modena e Reggio Emilia.

è ricercatore di Politica economica presso il Dipartimento di Economia e Diritto della Sapienza Università di Roma.

è professore di Economia nella Sapienza Università di Roma.

Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2020
Isbn edizione digitale: 9788815355065
DOI: 10.978.8815/355065

Pubblicazione a stampa: 2020
Isbn edizione a stampa: 9788815286024
Collana: Saggi
Pagine: 312

  • Trova nel catalogo di Worldcat