Strane coppie
Antagonismo e parodia dell'uomo qualunque

Bouvard e Pécuchet di Flaubert, il Gatto e la Volpe di Collodi, Stanlio e Ollio, Vladimiro ed Estragone di Beckett, ma anche Jules e Vincent in "Pulp fiction": sono le strane coppie della letteratura, del teatro, del cinema, formate da due personaggi complementari, simili ma diversi, opposti ma uguali. Quando entrano in scena, creano confusione ed equivoci, sia negli scambi verbali sia nelle interazioni con gli altri. In quanto controfigure parodiche di noi stessi, turbano le nostre certezze, fanno il verso alla nostra mediocrità, imitano e smascherano le nostre identità, restituendocene un’immagine insieme grottesca e illuminante. Un motivo vecchissimo, ancora oggi presente nelle farse, nelle caricature, nel varietà, nei circhi, alla televisione e al cinema.

insegna Teoria della letteratura nell’Università di Pisa. Tra i suoi libri ricordiamo: "La tradizione dell’umorismo nero" (Bulzoni, 1994) e "L’alchimia imperfetta. Saggio sull’opera di Joris-Karl Huysmans" (Schena, 1997). Ha inoltre curato il volume "Il ricordo d’infanzia nelle letterature del Novecento" (Pacini, 2012).

Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2013
Isbn edizione digitale: 9788815316721
DOI: 10.978.8815/316721

Pubblicazione a stampa: 2013
Isbn edizione a stampa: 9788815246660
Collana: Studi e Ricerche
Pagine: 200

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