Legalizzare la tortura?
Ascesa e declino dello Stato di diritto

Guantanamo, Abu Ghraib: nomi sinistri, che evocano scenari di umiliazioni, vessazioni e sevizie nei confronti di detenuti. Sull’onda di queste e altre vicende analoghe, si è aperto un importante dibattito che ruota attorno alla domanda: è legittima e auspicabile la legalizzazione della tortura? Una questione scabrosa, che il volume affronta in modo diretto, mostrando la necessità morale e giuridica di una risposta a tale interrogativo. Una risposta che è, senza eccezioni, negativa. Ripercorrendo la storia e la dottrina della tortura, e illustrando la rete di argomentazioni e teorie impiegate a sostenerla o a condannarla, gli autori fanno lucidamente il punto su un tema che a partire dall’età dei Lumi sembrava destinato a restare bandito una volta per sempre dalla scena pubblica e che invece è tornato inatteso alla ribalta nel nostro tempo.

insegna Filosofia del diritto nell’Università di Catanzaro. Tra i suoi libri: "Norme, istituzioni, valori" (Laterza, 1999), "Il giudice, l’avvocato e il concetto di diritto" (Rubbettino, 2002) e "La crisi del Novecento" (Dedalo, 2006).

insegna Filosofia del diritto nell’Università di Bologna. Tra le sue pubblicazioni: "Ragione e tradizione" (Giuffrè, 2000), "Il diritto come ragionamento morale" (Rubbettino, 2007) e "Una bioetica degli argomenti" (Giappichelli, 2012).

Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2013
Isbn edizione digitale: 9788815313928
DOI: 10.978.8815/313928

Pubblicazione a stampa: 2013
Isbn edizione a stampa: 9788815241436
Collana: Saggi
Pagine: 208

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