Le insidie del linguaggio giuridico
Saggio sulle metafore nel diritto

Nella sua lunga esperienza di giurista, più volte Francesco Galgano si è imbattuto in figure del linguaggio giuridico, a volte corrispondenti a categorie centrali del diritto, che si sono rivelate null'altro che metafore. La metafora del resto è presente in ogni forma di comunicazione linguistica, e quindi anche in quel linguaggio precettivo che è il linguaggio del diritto. Rappresenta la realtà in modo figurato, facendo di una similitudine una identità, del "come se" un "è". La si può definire, con Dante, "veritade ascosa sotto bella menzogna". In genere, è innocua: nessuno prende per vero ciò che è vero solo per felice artificio verbale. Ma può essere insidiosa: quando, come accade nel linguaggio giuridico, dà ad entità astratte il nome di una cosa del mondo sensibile, sfuggendo così al controllo del senso comune. Si rischia allora di prendere sul serio la metafora, di scambiarla per realtà. Né si deve cedere, come pure avviene, ad una opposta tentazione e, una volta svelata la natura metaforica di un concetto, bandirlo dal linguaggio. Le metafore sono, assai spesso, efficaci sintesi verbali, riassuntive di complessi discorsi, altrimenti non esprimibili se non con laboriose circonlocuzioni. Il punto è che da questa "veritade ascosa", una volta individuata, sarà legittimo trarre conclusioni, non dalla "bella menzogna" che la riassume.

è professore emerito di Diritto civile nell'Università di Bologna. Per il Mulino ha pubblicato "La globalizzazione nello specchio del diritto" (2005), "La forza del numero e la legge della ragione. Storia del principio di maggioranza" (2007), "Lex mercatoria" (nuova ed. 2010)

Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2010
Isbn edizione digitale: 9788815229328
DOI: 10.978.8815/229328

Pubblicazione a stampa: 2010
Isbn edizione a stampa: 9788815137562
Collana: Saggi
Pagine: 182

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