Libertà, necessità, determinismo

Che cosa significa essere liberi? Vuol dire appartenere a due ordini di realtà, l’una condizionata dal determinismo delle cause e l’altra fornita di una propria spontaneità? Oppure implica la dipendenza da un principio assoluto? Oppure ancora significa soltanto essere determinati necessariamente dal proprio carattere e dalla propria specifica individualità? O infine l’affermazione della libertà rappresenta una proposizione linguisticamente priva di senso? La libertà è conciliabile con il determinismo? Esclude la necessità? L’uomo è riconducibile a una realtà spirituale o si risolve in una macchina fisiologica? Il cervello umano è funzionalmente simile a un computer? Posta in termini del tutto problematici dal razionalismo moderno, la questione della libertà attraversa il pensiero contemporaneo, dalle grandi correnti dell’Ottocento ai movimenti degli ultimi decenni, articolandosi, o più spesso disarticolandosi, in una complessa e irregolare ragnatela concettuale. Una fitta trama in cui il presente libro cerca di individuare possibili percorsi interpretativi.

insegna Storia della filosofia moderna presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Torino. Ha pubblicato tra l’altro «La ragione delle armi. Guerra e conflitto nella cultura classica tedesca» (Il Saggiatore, 1984) e, in collaborazione con Giuseppe Cambiano, una «Storia e antologia della filosofia» (Laterza, 1993‑94).

Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2010
Isbn edizione digitale: 9788815145369
DOI: 10.978.8815/145369

Pubblicazione a stampa: 2001
Isbn edizione a stampa: 9788815081155
Collana: Saggi
Pagine: 296

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