La Banca mondiale e l'Italia: dalla ricostruzione allo sviluppo

Nata nell'estate del 1944, in una Parigi ancora occupata dai nazisti, la Banca mondiale aveva lo scopo di contribuire alla ricostruzione delle capacità produttive distrutte dalla guerra. Il problema che fin dall'inizio si pose fu quello di indirizzare gli aiuti direttamente ai gruppi sociali a reddito più basso, soprattutto nelle vaste zone rurali dei paesi in via di sviluppo. Questo volume affronta la complessa questione del ruolo della Banca mondiale - divenuta col tempo anche un importante centro di elaborazione teorica - attraverso un'analisi delle strategie di crescita e di cooperazione allo sviluppo da essa perseguite, in termini di promozione e sostegno ai processi di crescita, valorizzazione delle risorse locali e riduzione delle disparità. In particolare, gli autori concentrano l'attenzione sugli interventi della Banca mondiale in Italia nel dopoguerra e nelle fasi successive di sviluppo. L'ultima parte del libro è dedicata alla partnership tra la Banca mondiale e il nostro paese per un intervento efficace in relazione alla lotta alla povertà nelle economie in via di sviluppo.

è ordinario di Economia internazionale, Preside della Facoltà di Economia dell'Università "Tor Vergata" di Roma e Presidente del CEIS-Tor Vergata.

è ordinario di Politica economica e finanziaria nella Facoltà di Economia dell'Università "Tor Vergata" di Roma.

Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2010
Isbn edizione digitale: 9788815144416
DOI: 10.978.8815/144416

Pubblicazione a stampa: 2000
Isbn edizione a stampa: 9788815073761
Collana: Studi e Ricerche
Pagine: 424

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