Miopia organizzativa
Problemi di razionalità e previsione nelle organizzazioni

Si poteva evitare l'attacco terroristico alle Torri gemelle? E la perdita di Challenger e Columbia, i due shuttle americani esplosi in volo nello spazio? Dietro eventi in apparenza tanto diversi troviamo una comune forma di "miopia organizzativa", sindrome che colpisce le organizzazioni scarsamente capaci di prevedere gli effetti delle proprie decisioni, come pure di valutare i fatti e i loro possibili sviluppi, di rilevare i segnali di pericolo, con esiti finali fallimentari e disastrosi. Il tema della miopia organizzativa, che sta assumendo un'importanza crescente per gli studi organizzativi e le pratiche di management, riguarda la questione della prevedibilità in contesti sempre più complessi, incerti, ambigui, mutevoli. Nel volume, l'autore analizza processi e meccanismi che inducono o favoriscono tale miopia, con l'obiettivo di mostrare come, attraverso una consapevole "cultura dell'errore", sia possibile utilizzare i casi di insuccesso quali fonte di apprendimento per rafforzare la capacità di previsione nelle organizzazioni.

è docente di Sociologia dell'organizzazione nella Facoltà di Sociologia dell'Università di Milano-Bicocca e condirettore della rivista "Studi organizzativi". Tra i suoi ultimi libri segnaliamo "Da Chernobyl a Linate. Incidenti tecnologici o errori organizzativi?" (Bruno Mondadori, 2006).

Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2009
Isbn edizione digitale: 9788815142870
DOI: 10.978.8815/142870

Pubblicazione a stampa: 2009
Isbn edizione a stampa: 9788815127921
Collana: Studi e Ricerche
Pagine: 248

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