Politica come movimento
Il pensiero di Herbert Marcuse

Il nome di Herbert Marcuse (1898-1979) è legato alle vicende dei movimenti antisistemici degli anni Sessanta e Settanta, ma il nesso profondo che esiste tra il suo attivismo politico e i presupposti filosofici della sua attività di ricerca è stato finora poco indagato. Un'analisi più attenta rivela che il rapporto con quei movimenti è largamente implicito in una riflessione filosofica che, fin dai suoi esordi, ha sempre cercato di pensare la politica come "movimento". Il volume delinea lo sviluppo di questa concezione della politica attraverso un esame sistematico dell'ampia produzione scientifica di Marcuse, dai testi più noti come "Ragione e rivoluzione" (1941), "Eros e civiltà" (1955) e "L'uomo a una dimensione" (1964), agli interventi più marcatamente politici degli anni Sessanta e Settanta, fino ai numerosi materiali rimasti a lungo inediti e pubblicati postumi. L'opera del pensatore tedesco viene così ricostruita nella sua interezza, nel contesto delle grandi trasformazioni sociali e culturali del Novecento e nel confronto con altri protagonisti come Heidegger, Adorno, Arendt, Sartre.

è dottore di ricerca in Storia del pensiero politico e delle istituzioni politiche (Università di Torino) e in Philosophie et histoire des idées (Université de Nice-Sophie Antipolis). Con C. Galli ha curato la raccolta di scritti marcusiani "Davanti al nazismo. Scritti di teoria critica 1940-1948" (Laterza, 2001). E' inoltre curatore dell'edizione italiana degli inediti di Marcuse (Manifestolibri, 2005).

Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2009
Isbn edizione digitale: 9788815142221
DOI: 10.978.8815/142221

Pubblicazione a stampa: 2005
Isbn edizione a stampa: 9788815107527
Collana: Il Mulino/Ricerca
Pagine: 336

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