I paradossi della fiducia
Scelte razionali e dinamiche interpersonali

Le società che, più di altre, sono state in grado di costruire e sviluppare norme e legami fiduciari, dalla condivisione di cibo tra i cacciatori-raccoglitori fino alle transazioni informatiche delle moderne economie "dot.com", sono riuscite a innescare processi di sviluppo non solo economico, ma anche politico e sociale. Senza fiducia precipiteremmo in una condizione molto simile allo stato di natura hobbesiano, dove non esistono "arti, né lettere, né società", dove domina "la continua paura ed il pericolo di una morte violenta". Fidarsi significa innanzitutto instaurare una relazione interpersonale e, nell'ambito di essa, operare congiuntamente per il miglioramento dello "status quo". Ma a tale possibilità fa da naturale contraltare il rischio legato al tradimento della fiducia. Fidarsi vuol dire rischiare, ma implica anche indurre gli altri ad essere più affidabili. Qui sta il paradosso: fidarsi significa ridurre il rischio del tradimento. Questo volume esplora attraverso l'analisi economica, con incursioni nei territori della filosofia, della storia delle idee e della psicologia, la rilevanza di tale paradosso per la comprensione e la regolazione dei fenomeni economici e sociali in genere.

è ricercatore di Economia politica nell'Università di Cagliari. Ha conseguito il PhD in Economics a Norwich. Insegna Microeconomia avanzata, Teoria dei giochi, Economia dello stato sociale nell'Università di Cagliari, e Teoria dei giochi e organizzazioni nel Master di Economia civile nell'Università di Milano Bicocca.

Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2009
Isbn edizione digitale: 9788815141392
DOI: 10.978.8815/141392

Pubblicazione a stampa: 2007
Isbn edizione a stampa: 9788815118363
Collana: Saggi
Pagine: 296

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