Banche, servizi di investimento e conflitti di interesse
Ricerca promossa dall'Associazione per lo Sviluppo degli Studi di Banca e Borsa

L'attività delle banche è assai esposta alla possibilità che si verifichino conflitti di interesse. Fra gli esempi più gravi, citiamo quelli relativi alla concessione di credito a favore di componenti degli organi amministrativi, direttivi o di controllo della banca. In altre situazioni invece il conflitto si pone come intrinseco e fisiologico alle molteplici attività svolte dallo stesso soggetto bancario. Tale conflitto (con casi limite noti alle cronache) si realizza nell'ambito dell'intermediazione mobiliare, dove la banca opera in varie vesti: emittente di strumenti finanziari, negoziatore in conto proprio e per conto di terzi e, in generale, fornitore di servizi sul mercato sia primario sia secondario. Il problema viene per la prima volta analizzato, nelle sue diverse sfaccettature, in questa originale ricerca. Oltre ad esaminare in dettaglio la disciplina dei conflitti di interesse con particolare attenzione al ruolo delle Autorità di vigilanza, ai loro interventi e ai risultati attesi, gli autori illustrano in una prospettiva comparata l'organizzazione di banche italiane ed estere (i maggiori intermediari di Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti) in relazione al sistema dei controlli e alle best practices adottate.

è professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari nell’Università Cattolica di Milano.

è professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari nell’Università Cattolica di Milano.

è professore ordinario di Diritto commerciale nell’Università Cattolica di Milano.

è professore ordinario di Diritto commerciale nell’Università degli Studi di Milano.

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Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2009
Isbn edizione digitale: 9788815141293
DOI: 10.978.8815/141293

Pubblicazione a stampa: 2008
Isbn edizione a stampa: 9788815120960
Collana: Prismi
Pagine: 440

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