Sonavan le quiete stanze
Sullo stile dei Canti di Leopardi

Appassionato studioso di poesia italiana, Mengaldo mette a frutto le sue raffinate conoscenze di filologia, storia della lingua e stilistica per indagare nel profondo uno dei capolavori della nostra storia letteraria: i "Canti" di Leopardi. E lo fa soffermando l'attenzione sulle differenze e sulle costanti interne alle quattro fasi dei "Canti": Canzoni, Idilli, Canti pisano-recanatesi e ultimi Canti. Ne emerge non soltanto, più chiara che in passato, la straordinaria individualità linguistica e stilistica di ciascuna delle quattro grandi fasi, ma anche, di volta in volta e secondo lo stesso principio, l'individualità dei singoli canti. La somma e la convergenza delle scelte linguistiche riscontrate paiono dimostrare il carattere non metaforico, a differenza dell'intero Romanticismo, della lirica leopardiana, la cui capacità di sollevare sempre il discorso poetico a canto Mengaldo mette in relazione con l'espressione di vitalità e con l'amore per le illusioni che sempre accompagnano e combattono nel poeta di Recanati le dichiarazioni del pensiero negativo.

insegna Storia della lingua italiana nell'Università di Padova. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo: l'antologia "Poeti italiani del Novecento" (Mondadori, nuova ed. 1990), "Antologia personale" (Bollati Boringhieri, 1995), "Gli incanti della vita. Studi su poeti italiani del Settecento" (Esedra, 2003), "Prima lezione di stilistica" (Laterza, II ed. 2004) e i quattro volumi su "La tradizione del Novecento" (Bollati Boringhieri, 1980, 1987, 1991, 2000). Con il Mulino ha già pubblicato "L'epistolario di Nievo. Un'analisi linguistica" (1987) e "Storia della lingua italiana. Il Novecento" (1994).

Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2009
Isbn edizione digitale: 9788815140944
DOI: 10.978.8815/140944

Pubblicazione a stampa: 2006
Isbn edizione a stampa: 9788815109408
Collana: Saggi
Pagine: 184

  • Trova nel catalogo di Worldcat