Visibilmente crudeli
Malviventi, persone sospette e gente qualunque dal Medioevo all'età moderna

Infedeli, malfattori, eretici, ebrei, usurai; ma anche coloro che esercitavano un mestiere vile o disonorevole come il boia, la prostituta, il servo; e ancora gli stranieri, le donne, i minori, le persone deformi, i poveri. In un crescendo di sospetti e inaffidabilità, il catalogo degli "infami", ovvero dei soggetti che per la loro natura ferina e criminale o semplicemente per la loro condizione sociale o fisica non potevano godere della pienezza dei diritti della "civitas christiana", si allunga a dismisura nel corso dei secoli fino a lambire pericolosamente l'intera popolazione. Attraverso quali pratiche e quali categorie prese forma il codice sociale dell'esclusione in Europa? Chi contribuì a disegnarne i contorni e quali ne furono le vittime? Questo volume ci propone paesaggi brulicanti di un'umanità periferica, come in un dipinto di Bosch o di Bruegel dove anche i tratti del volto e le vesti recano lo stigma di una specifica inferiorità morale e sociale. Un quadro arricchito dall'esame dei testi e delle scritture che venivano diffondendo la nozione di subalternità civica, sanzionando la debole cittadinanza di un popolo cristiano sempre a rischio di precipitare nella marginalità.

insegna Storia medievale nell'Università di Trieste. Con il Mulino ha già pubblicato "I mercanti e il tempio" (2002) e "Ricchezza francescana" (2004).

Leggi il libro Indice del Volume
Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2009
Isbn edizione digitale: 9788815140142
DOI: 10.978.8815/140142

Pubblicazione a stampa: 2007
Isbn edizione a stampa: 9788815119308
Collana: Saggi
Pagine: 312

  • Trova nel catalogo di Worldcat