Racconti di confine
Nel Mezzogiorno del Settecento

Nel corso del Settecento in Europa l’affermazione dello Stato moderno comportò un pieno e omogeneo controllo dei governi sul territorio, con la definizione dei confini statali, fino ad allora fluidi e imprecisi. È l’epoca della cartografia, ossia della formalizzazione dei confini che diventano, anche in senso militare, frontiere. Questa originale ricerca indaga l’impatto di tali dinamiche generali nelle comunità che vivevano a cavallo del confine tra Stato Pontificio e Regno di Napoli: abituate a regolarsi senza intromissioni del governo centrale furono oggetto di un disciplinamento peraltro non del tutto riuscito.

insegna Storia delle istituzioni politiche nell’Università Federico II di Napoli. Tra i suoi libri: "L’Europa tra Otto e Novecento" (Carocci, 2006), "World History" (con L. Di Fiore, Laterza, 2011) e, con il Mulino, "Gli Stati italiani prima dell’Unità" (nuova ed. 2011).

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Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2016
Isbn edizione digitale: 9788815329295
DOI: 10.978.8815/329295

Pubblicazione a stampa: 2016
Isbn edizione a stampa: 9788815264947
Collana: Studi e Ricerche
Pagine: 152

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