"Giudaica perfidia"
Uno stereotipo antisemita fra liturgia e storia

"Preghiamo anche per i perfidi giudei", così recita nel venerdì santo il Missale romanum di Pio V, pubblicato nel 1570, sintetizzando l’immagine degli ebrei nella liturgia latina. Stanno qui le radici di uno stereotipo antisemita che le traduzioni in volgare dei testi liturgici introiettano nella mentalità cattolica. Ma dal tardo Settecento la cultura cattolica comincia a interrogarsi su questo "insegnamento del disprezzo" trasmesso dal culto pubblico e ufficiale della chiesa. Gli eventi culminati nella Shoah avviano poi un decisivo confronto con la storia, portando a un riesame del rapporto con gli ebrei. Lo testimoniano tormentati rifacimenti della preghiera del venerdì santo da Giovanni XXIII fino ai nostri giorni.

insegna Storia contemporanea alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Con il Mulino ha pubblicato: "Chiesa, pace e guerra nel Novecento. Verso una delegittimazione religiosa dei conflitti" (2008) e "Chiesa e diritti umani. Legge naturale e modernità politica dalla Rivoluzione francese ai nostri giorni" (2012).

Leggi il libro Indice del Volume
Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2014
Isbn edizione digitale: 9788815320438
DOI: 10.978.8815/320438

Pubblicazione a stampa: 2014
Isbn edizione a stampa: 9788815251695
Collana: Saggi
Pagine: 248

  • Trova nel catalogo di Worldcat