L’errore di Platone
Biopolitica, linguaggio e diritti civili in tempo di crisi

L’uomo è davvero un "animale politico" come lo definiva Aristotele? Esistono dei vincoli naturali nei modi di governare degli animali sociali? E se ciò fosse vero, che ruolo svolgono nella crisi che stiamo vivendo? A partire da una critica dell’ingegneria politica di Platone, il libro delinea una biopolitica alternativa fondata sui regolatori naturalistici dell’evoluzione: il linguaggio, la riproduzione e le migrazioni. L’autore mostra come qualsiasi organizzazione politica degli animali sociali non dipenda dalla trasmissione ereditaria dei "buoni geni", ma dall’insieme delle relazioni speciali che si instaurano per massimizzare la cooperazione sociale e l’intelligenza ecologica.

insegna Filosofia ed etologia del linguaggio nell’Università di Messina. Per il Mulino ha pubblicato: "Patologie del linguaggio e scienze cognitive" (con R. Cavalieri, 2001), "Le scienze cognitive del linguaggio" (curato con P. Perconti, 2006) e "Il prezzo del linguaggio" (con A. Falzone, 2010).

Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2014
Isbn edizione digitale: 9788815316844
DOI: 10.978.8815/316844

Pubblicazione a stampa: 2014
Isbn edizione a stampa: 9788815248152
Collana: Saggi
Pagine: 300

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