Patti territoriali
Lezioni per lo sviluppo

I Patti territoriali costituiscono uno degli strumenti più innovativi della cosiddetta "programmazione negoziata", sperimentata in Italia a partire dalla metà degli anni Novanta. Promuovere progetti che valorizzino le risorse dei territori puntando ad una stretta integrazione tra investimenti imprenditoriali e interventi infrastrutturali: per perseguire questo obiettivo è essenziale la responsabilizzazione e la collaborazione dei soggetti pubblici e privati, ed è a tale scopo che i Patti privilegiano il capitale sociale come strumento di sviluppo locale. Non sono mancati i problemi: in alcuni casi i tempi lunghi, la difficoltà di spesa, la scarsa qualità dei progetti hanno compromesso la riuscita di questa nuova politica di sviluppo e dall'entusiasmo si è passati in poco tempo alla critica indistinta. La ricerca qui presentata offre una precisa ed equilibrata valutazione del reale funzionamento dei Patti. Ne emerge un quadro in cui, accanto ad alcuni fallimenti, si possono vedere importanti successi, a volte conseguiti in contesti di forte disagio economico e sociale. Da queste esperienze si può apprendere molto, soprattutto per mettere a punto politiche di sviluppo locale più efficaci, di cui il paese ha bisogno per misurarsi con le sfide dell'innovazione e per valorizzare la risorsa cruciale costituita dai suoi territori.

è ricercatrice a Nomisma e consulente dell'area Mezzogiorno di Confindustria.

insegna Sociologia economica nella Facoltà di Sociologia di Urbino.

insegna Sociologia economica nella Facoltà di Scienze politiche "Cesare Alfieri" di Firenze.

insegna Politica economica nella Facoltà di Scienze politiche di Bari.

Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2009
Isbn edizione digitale: 9788815143914
DOI: 10.978.8815/143914

Pubblicazione a stampa: 2005
Isbn edizione a stampa: 9788815102935
Collana: Il Mulino/Ricerca
Pagine: 168

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